Il condominio sfreccia a 152 all’ora

Poco stabile come palazzo. Tanto da sfrecciare sulla Savona-Torino a 152 chilometri l’ora quando il limite è di 90. Eppure risulta proprio così. Che alla guida di un’auto lanciata a tutta velocità c’era il «condominio Davide Campari» di Cassolnovo, provincia di Pavia. La legge è uguale per tutti e così lo stabile si è visto recapitare la multa mai pagata di 869,98 euro. Anzi, un avviso di pagamento, che è il preludio al pignoramento.
La cosa che però ha messo più in difficoltà l’amministratore del condominio è l’avviso di detrazione di punti dalla patente. «Li devo suddividere in millesimi tra i proprietari?», si è chiesto stupito Simone Cocchetti, che ha subito precisato come di veicoli a motore il condominio possiede solo una falciatrice, che non garantisce prestazioni da Formula Uno. Il fatto però resta, perché il verbale della Stradale di Savona è incontestabile, dimostrato dalla foto dell’autovelox. Inevitabile pensare allo scambio di persona. «Per capire di cosa si tratti però il condominio deve fare ricorso - spiega l’amministratore -. Ma per avviare il ricorso dobbiamo presentare patente e libretto di circolazione». Una procedura che però è stata evitata ieri dall’intervento di Luca Marchese, comandante della Polstrada di Savona, un dirigente che avrebbe sofferto personalmente per la brutta figura, che infatti i suoi uomini non hanno fatto. «Ho verificato gli atti - si affretta a precisare Marchese -. L’infrazione risulta commessa il 29 febbraio 2004 e l’auto risulta intestata a un’azienda di noleggio che ci ha detto che quel giorno era a disposizione della società “Davide Campari” (quella degli aperitivi al cui fondatore era dedicato il condominio finito nei guai, ndr), alla quale il verbale è stato regolarmente notificato nella sede di Milano». E allora? Allora quella multa non è stata mai pagata e sono partite le pratiche per la riscossione, gestite da una società torinese. «Lì, probabilmente per un errore, è stata scambiata con un’altra persona giuridica, che è il condominio - aggiunge Marchese -.

Ma basta segnalare la cosa al prefetto e tutto va a posto. Anzi, mi ha appena chiamato una signora per conto del condominio alla quale ho spiegato tutto». La Polstrada di Savona non c’entra, ma ora i condomini di Cassolnovo le sono grati.

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