Gli ultimi aumenti delle tariffe autostradali restano sub judice. E dunque sono congelati. Il Consiglio di Stato, infatti, ha confermato la sospensione degli aumenti dei pedaggi autostradali decisa dal Tar del Lazio la scorsa settimana. E ha respinto la richiesta di Anas e Presidenza del Consiglio che chiedevano «misure cautelari provvisorie» nei confronti dellordinanza del Tribunale amministrativo. Il Consiglio di Stato ha anche comunicato che prenderà una decisione in merito il prossimo 31 agosto. Fra i primi a esprimere soddisfazione il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti che, insieme con 41 comuni del territorio, aveva presentato il ricorso al Tar contro laumento delle tariffe ai caselli introdotti dal governo lo scorso primo luglio con la manovra correttiva. «Si tratta di unaltra vittoria per tutti i cittadini - ha commentato -. Al più presto lAnas si adegui alla decisione presa dal Tar e confermata dal Consiglio di Stato di diminuire i pedaggi». Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «ciò significa che gli aumenti dei pedaggi introdotti dal governo sono illegittimi e che se non verranno ripristinate le vecchie tariffe potrebbero configurarsi addirittura dei reati a danno degli utenti, quali appropriazione indebita e truffa aggravata. Per questo motivo - ha spiegato - abbiamo inviato una segnalazione a varie Procure della Repubblica come Roma, Rieti e Pescara, affinché valutino lopportunità di intervenire aprendo fascicoli a tutela degli utenti delle autostrade».
Positiva, anche se meno minacciosa, la reazione di Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, che ha detto: «la Regione ha fortemente sostenuto la Provincia di Roma contro un aumento ingiusto dei pedaggi, soprattutto per i tanti pendolari del Lazio. Ora spetta allAnas adeguarsi ai pronunciamenti della magistratura amministrativa».
E le associazioni dei consumatori, che si uniscono alla richiesta di ripristino immediato delle tariffe precedenti agli aumenti contenuti nella manovra finanziaria, parlano di risparmio per le famiglie di circa 60 euro al mese. «Positiva la conferma dello stop agli aumenti dei pedaggi autostradali - si legge in una nota congiunta di Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, secondo i quali la decisione eviterà maggiori esborsi indiretti, ossia in relazione ai prezzi dei beni di largo consumo che nella grande maggioranza dei casi sono trasportati su gomma, ma anche maggiori esborsi diretti, «soprattutto per i pendolari, che avrebbero dovuto subire un salasso di almeno 50 euro al mese».
Situazione analoga in Piemonte, dove il locale Tar ha sospeso da una settimana lapplicazione degli aumenti e dove la Provincia di Torino chiede lo stop immediato alla riscossione nei caselli.
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