Confessioni di una Margherita: «Nel Pd siamo ospiti indesiderati»

Premessa: non è una mail inviata per sbaglio. Quella di Massimiliano Costa è una newsletter, una vera e propria circolare che intende girare il più possibile. Internet c’entra fino a un certo punto. E solo nel senso che la rete è stata usata per riuscire a diffondere con la massima rapidità e capillarità i concetti. Perché questa premessa? Perché Massimiliano Costa, vice presidente della Regione Liguria, uomo forte della fu Margherita, vuota il sacco sul Partito Democratico e sulle scelte di Veltroni. Parte alla lontana, attaccando un po’ i giornalisti, colpevoli di «alimentare» quella che Costa chiama «una brutta corsa alle candidature». Un giudizio rivolto alla sua parte. Che anzi lo porta a dire perché lui se n’è chiamato fuori.
E qui iniziano le confessioni. «Abbiamo coltivato a lungo l’idea delle primarie. Queste avrebbero avuto senso sole se aperte a tutti i cittadini con il giusto tempo per una vera competizione interna (gli Usa in questo ci insegnano) - spiega -. Le primarie chiuse ai soli già votanti alle scorse non avrebbero avuto senso.

Poi siamo caduti nella consultazione dei circoli, dove non si sono nemmeno convocati gli aderenti, un po’ di persone si sono viste e in modi differenti hanno evidenziato alcuni nominativi. Non regole certe, nemmeno trasparenza e nemmeno coinvolgimento. Questo proprio non mi è piaciuto!!!! (...)

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