Il confronto tra i Poli riparte dalla voglia di proporzionale

Roma. Si ricomincia dopodomani alla prima Commissione del Senato ma il confronto sulla legge elettorale non si annuncia facile. Prima in ufficio di presidenza, poi nell’Aula della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, la questione torna sul tavolo. Il tema è stato affrontato già mercoledì scorso nel primo Ufficio di presidenza post-vacanze. Il presidente Enzo Bianco è tornato sull’esigenza di andare avanti, valutando anche l’opportunità di procedere all’esame degli emendamenti. Si tratta però di decidere quale testo adottare come base di lavoro, passo per il quale, secondo Bianco, dovevano crearsi «condizioni politiche più favorevoli». Scenario complicato poi dalla vicenda Rai, con la Cdl sul piede di guerra. E nonostante l’apertura di Bossi, convinto che in realtà la riforma vada fatta, la matassa è ancora aggrovigliata. Tanto che nell’Ulivo emerge l’idea che a questo punto la strada possa essere un ritorno al Mattarellum.

Ma la carta potrebbe essere il proporzionale. Un impianto a gradimento «trasversale», da Rifondazione alla Lega, passando per l’Udc, che non a caso non ha mai chiuso la porta al dialogo, nemmeno nel dopo Fabiani al Cda Rai.

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