Il congresso azzurro riparte dalla base

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Il congresso azzurro riparte dalla base

Congresso vero o in qualche modo pilotato? Unanimità o unanimismo di facciata? Si difenda, avvocato!
Roberto Cassinelli, che avvocato è davvero ed è anche, da due anni, commissario metropolitano di Forza Italia, non ci mette un attimo a rintuzzare l’affondo velenoso e, specifica, «assolutamente ingiustificato», a proposito dell’assemblea in programma sabato e domenica prossimi (l’appuntamento, per i duemiladuecento iscritti genovesi del partito, è al Teatro della gioventù di via Cesarea). «Sgombriamo subito il campo dagli equivoci - replica Cassinelli -. Il congresso cittadino segna un momento particolarmente importante nel cammino di tutti gli azzurri genovesi. Di tutti, insisto, in quanto avranno spazio tutte le componenti, tutte le voci del partito».
Significa che chiunque potrà esprimersi?
«Certo. Questa è la condizione essenziale. Avremo un dibattito aperto, assolutamente libero. Ne sentivamo la necessità, dopo due anni di commissariamento che sono serviti a concentrare la gestione per consolidare la struttura, ma hanno in qualche modo limitato le istanze di rappresentatività della base».
I massimi esponenti liguri del partito saranno presenti fin dall’inizio.
«I lavori saranno aperti dal coordinatore regionale Michele Scandroglio e dal sottoscritto. Ma hanno confermato la presenza, in particolare, il presidente del Copaco Claudio Scajola, i senatori Alfredo Biondi e Luigi Grillo, e don Gianni Baget Bozzo. I loro interventi sono previsti sabato».
Poi la scaletta prevede...
«... che si vada a oltranza. Nel senso di dare voce in successione ai vari iscritti che chiederanno di parlare».
Possibilmente rispettando tempi ragionevoli.
«Confido nelle capacità di sintesi. Ma proprio per lasciare la massima opportunità di espressione, avremo tempi contingentati. Sarà l’unico limite imposto ai partecipanti».
Si aspetta un coro polifonico, e qualche critica?
«Ben vengano le critiche costruttive. Per il resto, sono perfettamente consapevole che Forza Italia rappresenta tre grandi filoni di pensiero politico e sociale: cattolico, liberale, socialista. In questo senso l’articolazione delle voci è una risorsa, non un limite».
Avvocato Cassinelli, tolga anche l’ultimo bavaglio alla discussione: si potrà parlare di tutto, o ci sarà spazio solo per alcuni temi precostituiti?
«Confermo: microfono libero. Ma è anche vero che la cronaca quotidiana ci propone l’urgenza e l’importanza di alcuni argomenti rispetto ad altri».
Ad esempio?
«Penso al problema della tutela della sicurezza, al primo posto, oggi, nella sensibilità dei cittadini».
Ne parla molto anche il vertice di Palazzo Tursi.
«Appunto. Ne parla molto. Ma i fatti quali sono? Il sindaco Marta Vincenzi, i suoi assessori, la stessa maggioranza di centrosinistra che li sostiene parlano molto, fin troppo, ma non sono conseguenti con le azioni. Nel frattempo i cittadini, specialmente le fasce più deboli, gli anziani, le donne, sono vittime della criminalità con frequenza impressionante».
In compenso, vengono i grandi architetti a dirci come rendere più bella e vivibile la città.
«Un momento: mi lasci dire che questa visita degli architetti stranieri voluti da Marta Vincenzi si è rivelata poco più che una gita. Intanto hanno sentenziato di abbattere la sopraelevata, peccato che non abbiano detto come sostituirla visto che è indispensabile».
Si è parlato anche di diradare il centro storico.
«L’avevamo già chiesto noi anni fa, e si erano opposti quasi con indignazione. Evidentemente avevamo ragione».
Dunque parlerete soprattutto di questo?
«Non solo. Ampio spazio verrà dato anche ai temi del sociale e della cultura, su cui la sinistra ha dato risposte incoerenti».
Infine, si voterà.
«Fin da sabato, al termine del dibattito.

Le operazioni di voto proseguiranno domenica dalle 10 alle 12. Anche per questo, sarà un congresso autentico. E da lì partirà l’impegno forte, deciso, coerente di Forza Italia per dare risposte concrete ai tanti problemi della città».

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