Cronaca locale

Conigli sezionati in aula: indagati per «crudeltà» veterinario e due maestre

Il 31 ottobre l’animale «studiato» davanti a ottanta scolari delle elementari di Castano. Il fascicolo aperto dopo la denuncia della Lav

Volevano organizzare una lezione speciale per i ragazzi. Una lezione sul campo. Ma forse non si sono resi conto che la macabra uccisione di un coniglio e la sua autopsia non era proprio quello che si aspettavano di vedere gli occhi inorriditi di ottanta bambini delle elementari. E ora il veterinario che ha sezionato il povero animale davanti alla scolaresca, il preside e due insegnanti delle scuola elementare di Castano Primo, sono indagati per l’articolo 544bis del codice penale. Che punisce chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale con la reclusione da 3 a 18 mesi di carcere.
Questo si legge nell’inchiesta aperta dal pm Gianluca Prisco in seguito alla querela depositata in Procura dalla Lega Anti Vivisezione onlus (Lav), dopo le proteste dei genitori dei bambini. L'episodio è avvenuto lo scorso 31 ottobre. Quel giorno, secondo quanto denunciato dalla Lav, nel ciclo di lezioni del programma scolastico «Natura e cultura», gli alunni delle classi quarte sono stati riuniti in un laboratorio per assistere all'autopsia dei conigli uccisi in un allevamento con una iniezione letale. In classe, «l'esperto li ha privati della pelliccia e poi li ha sezionati pezzo per pezzo - si legge nella querela della Lav -. I bambini hanno assistito a tutte le procedure, mentre il veterinario spiegava loro la collocazione degli organi, la funzione degli stessi e la correlazione degli apparati vitali. Il tutto alla presenza delle maestre».
Alcuni allievi sarebbero rimasti inorriditi al punto che una bambina avrebbe chiesto di uscire perché nauseata dal cattivo odore e alcuni suoi compagni ora si rifiuterebbero di mangiare coniglio a casa. In seguito alle polemiche sorte dopo la lezione, il programma «Natura e cultura» è stato interrotto. Ma sembra che il progetto fosse già organizzato da un paio d’anni. Dopo le proteste dei genitori, il veterinario, che avrebbe fatto lezioni simili anche in altri istituti, ha affermato di aver «praticato l'eutanasia a conigli che sarebbero comunque stati destinati alla macellazione».
Secondo i genitori, la lezione è stata diseducativa e potrebbe portare i loro figli a «sentirsi autorizzati a ripetere tale esperimento fuori dalla scuola», come si legge nella querela.
Una preoccupazione avvalorata dalla psicologa Camilla Pagani dell'Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Cnr.

Nel suo parere allegato alla denuncia presentata dalla Lav, non usa infatti mezzi termini scrivendo che «sfortunatamente questo atto può anche incoraggiare nel bambino lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti violenti».

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