da Vicenza
Mariano Caregnato è un bambino di 31 anni. Il sole fa brillare le gocce di sudore che gli colano sulla fronte. E lui cammina, continua a camminare intorno a piazza San Marco, cuore di Enego, in questa splendida domenica di novembre. «Ma le pare che questo povero ragazzo, con problemi psichici fin dalla tenera età, possa aver ammazzato a colpi di spranga i coniugi Miola? - dicono gli abitanti di Enego, riuniti davanti alla chiesa -. Impossibile, lo conosciamo bene, Mariano. Lui non riesce a fare un discorso compiuto, ma è un bonaccione, non ha mai fatto male a nessuno. È innocuo. Chieda a chi vuole, qui, a Enego. Le diranno che macina fino a venti chilometri al giorno a piedi, perché non sa star fermo un secondo. Non è lui lassassino, siamo più che sicuri».
Già, ma il Forrest Gump di Enego, al secolo Mariano Caregnato, ha ricevuto un avviso di garanzia con laccusa di omicidio volontario. Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm di Bassano del Grappa, Giovanni Parolin, è lui il principale sospettato dellomicidio di Domenico Miola, di 83 anni, e Angela Valle, di 78. Il suo continuo camminare lavrebbe portato fino a contrada Coste di Qua giovedì scorso, verso le 18,30-19. Sul suo giaccone i carabinieri avrebbero anche rivelato delle gocce di sangue. «Ma se cè veramente sangue - lo difende la madre - sarà quello che ha perso quando si è fatto la barba». Comunque, la giacca e tutti gli altri indumenti, sono stati sequestrati e mandati in laboratorio per verificare se quel sangue è dei Miola o se invece è del Caregnato.
Il Forrest Gump di Enego continua a camminare. «Ma vi pare che quello lì possa ammazzare qualcuno? E per di più con quella violenza, a colpi di spranga? Ma dai...».
Anche i carabinieri, pur avendolo iscritto nel registro degli indagati, non seguono soltanto questa pista. Lhanno sentito, hanno ascoltato i suoi familiari e cè una cosa che non torna, prima ancora dellesito delle analisi del sangue: se davvero Caregnato ha colpito, in un impeto dira, i due anziani coniugi, perché mai sarebbe poi entrato in casa per metterla a soqquadro alla ricerca dei tremila euro accantonati per acquistare la stufa? Qualsiasi psichiatra attesterebbe che il Forrest Gump di Enego non sarebbe in grado di fare un simile calcolo criminale.
E allora laltra sera gli inquirenti hanno sentito a lungo, come testimone, unaltra persona, un quarantenne che abita un centinaio di metri più avanti della casa dei Miola. Secondo alcune testimonianze, luomo conosceva molto bene la coppia e in quella casa faceva anche dei lavoretti. È un tipo un po particolare, che sta per conto suo. «Non viene mai in piazza - dicono gli eneghesi - e non parla con nessuno. Fa loperaio e se ne sta in contrada Coste di Qua. Sappiamo che faceva qualche lavoro per i Miola e basta».
Al bar San Marco cè tanta gente. Enego fa duemila abitanti e tutti conoscono tutto di tutti. Leggono i giornali, commentano la notizia che ha sconvolto il paese. Le campane della chiesa ricordano che è mezzogiorno.
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