La considerazione Il centro storico è un vero incubo

Caro Massimiliano, ho appena letto il tuo pezzo che apriva il Giornale ormai di ieri. Bello, davvero bello.
E lo dico non da amico ma da cittadino che è rincasato ora, alle due di notte, attraversando il Centro Storico.
La Maddalena è spacciata. Droga, prostituzione e mafia si sono abbracciate e sono una vera e propria holding.
I politici, di ogni colore, girano alla larga dal Centro Storico. Colpevolmente.
Le Istituzioni preposte all'ordine pubblico hanno abdicato in favore di don Raffaé.
La stampa a tratti si sveglia, fa qualche intervista bipartisan e mette la palla al centro cercando di vendere due copie in più ma senza far arrabbiare nessuno.
I furbi tacciono e speculano pure sulla crisi del quartiere: a libro paga del Comune finiscono un po' di progetti di recupero del Centro Storico. Spuntano fantomatici centri di ascolto, associazioni di prostitute.
Altri, ancora più furbi, pensano a nuove scempi edilizi stile piazza delle Erbe: vedi il futuro asilo alla Maddalena e la fine che farà Palazzo Sip accanto a Palazzo Spinola Pellicceria.
Chi, come me, ogni tanto decide di metterci la faccia e testimoniare è sopportato con supponenza da chi sa che solo un imbecille crede davvero di scoperchiare la pentola che bolle a centro metri da Palazzo Tursi.
Un giro di denaro nero, fresco, rigoglioso che scivola tra i vicoli, prodotto da uno stuolo di schiave e di schiavi che si vendono e vendono ogni mercanzia illecita, fa sicuramente comodo a molti. Una sorta di bancomat, fuori da ogni controllo fiscale, sempre pronto a foraggiare altre attività illecite a soli pochi metri da via Garibaldi. Anche alla holding del Malaffare fa comodo un indirizzo in centro.
Hai notato, Massimiliano, non ci sono bambini nel centro storico. Non vedi bambini giocare, non vedi mamme con i passeggini. Le famiglie non ci possono vivere.
Il Centro Storico va bene per delinquenti e single che sanno che non possono scappare di qui. Vendere ora significherebbe perdere quel poco che si ha. Sperare in tempi migliori non è ottimismo ma una necessaria illusione.
Sono convinto che a Genova siano già stati fatti, sottobanco, i giochi per le prossime amministrative. Il centro storico non interessa a nessuno. Meno del trenta per cento dei suoi cittadini ha diritto di voto. I cittadini votanti sono una minoranza etnica nel centro storico.

Il centro storico per loro è diventata una riserva indiana e della riserva indiana offre le prospettive: perline colorate da vendere ai turisti e buon alcool perché il sonno non lasci spazio ai sogni e la musica a palla del vicino non ti svegli.
Un abbraccio, a presto!

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