Consiglieri in Cina, salta la discussione sul Pgt

Ancora uno stop a Palazzo Marino per il documento urbanistico che Milano aspetta da trent'anni. Il viaggio a Shanghai svuota i banchi. Majorino (Pd): "Mica glielo ha ordinato il medico"

Centrodestra allo sbando a Palazzo Marino. Un folto gruppo di consiglieri è a Shanghai per una "missione istituzionale" (si dice così nella liturgia della "casta") e il Comune rinvia ancora una volta la discussione del Pgt, il Piano di governo del territorio che la città aspetta da trent'anni. Ieri con mille raccomandazioni del sindaco Letizia Moratti che lo vorrebbe approvato entro la fine di giugno, il documento sarebbe dovuto tornare per l'ennesima volta in consiglio comunale. Poco meno di un'ora, giusto il tempo di discutere e votare quattro delibere urgenti in materia di urbanistica e il presidente Manfredi Palmeri è costretto a chiudere la seduta.
Banchi vuoti e la discussione sul Pgt da rinviare nuovamente. Con solo venti consiglieri presenti, infatti, in prima convocazione era mancato il numero legale. Vuoti i banchi dell'opposizione.

"Riteniamo che la discussione sul Pgt debba avvenire con la maggioranza che garantisce il numero legale - ha spiegato il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino - Prendiamo atto che la maggioranza oggi non ha i numeri per discutere il Pgt. La missione in Cina? Non era un obbligo previsto dal medico».

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