Consiglieri comunali, meglio in maglia rossa che in Sala rossa

Consiglieri comunali, meglio in maglia rossa che in Sala rossa

Pomeriggio di festa al Luigi Ferraris organizzata per beneficenza dall’Associazione Arcobaleno Onlus. Si comincia con un match di calcio femminile dove il Bogliasco celebrava la promozione in A2. Triste però il festeggiamento perché le ragazze rivierasche non giocheranno mai il campionato conquistato. Hanno venduto il titolo. Ma a loro resteranno i ricordi di un’annata stupenda e le magliette celebrative. Alle 18 il protocollo ufficiale registrava la gara tra il Consiglio Comunale e le Vecchie Glorie. I consiglieri con il loro capitano in testa, nonché presidente proprio del Consiglio, Giorgio Guerello si sono presentati puntuali per il riscaldamento. Sotto lo sguardo attento e vigile del tecnico esperto Franco De Benedictis dell’Idv, che schiera proprio Guerello in avanti, decisivo nella finale terzo e quarto posto. Si sa che anche in politica le bandiere non esistono più. In attese delle Vecchie Glorie rossoblucerchiate, trasformatesi magicamente senza sapere come, in giornalisti e giocatori della Figc ligure, ecco arrivare i «pezzi da 90».
L’ex questore Presenti, il comandante della Capitaneria di Porto di Genova Angrisano e il sindaco Marta Vincenzi con tutta la schiera dei suoi assessori più fedeli. Da Francesco Scidone, assessore alla Sicurezza, a Stefano Anzalone assessore allo Sport. Ma ci sono pure quelli dell’opposizione. Il sampdorianissimo Gianni Plinio (chissà che emozione gli avrà fatto tornare al Ferraris dopo il Palermo) e Enrico Musso, che si presenta in stampelle. Il calcio non c’entra nulla. Forse la bicicletta, sua amica fidata?
Finalmente dopo foto e premiazioni di rito, si comincia a giocare. Le Vecchie Glorie, che bisognerebbe chiamare onestamente più giovani che vecchi, tengono in mano il pallino del gioco. Giorgio Guerello è marcato stretto, meglio sarebbe dire a uomo, dal «nemico politico» e amico personale Massimiliano Lussana, capo della redazione genovese del «Giornale». Standing ovation tra i politici e gli spettatori per l’uscita di Nicolò Scialfa dell’Idv, non per quello che ha fatto vedere, ma perché esce sulle sue gambe ed al suo posto un altro «vecchio» non gloria, ma politico genovese. Antonio Bruno di Rifondazione Comunista che ci mette impegno e grinta, nonostante la stazza. I consiglieri subiscono un pokerissimo, ma Italo Porcile, consigliere comunale Pd, fallisce la rete del possibile pareggio. Chissà se allora sarebbe cambiato qualcosa. Poi entra anche un’altra firma del Giornale, Diego Pistacchi, che mette tutta la sua notevole fisicità in porta.
A tenerli i rossi del Consiglio per un po’ in partita ci ha pensato Matteo Campora del Pdl che con uno scatto alla Thiago Silva salva sulla linea un pallone che sembrava gol.

Solo nel calcio si vede uno del centrodestra che evita un autogol di uno del centrosinistra. Che è una giornata di festa poi lo si capisce quando nella successiva sfida si affrontano le rappresentanze della Curia genovese contro quella della Marina Militare. Come dire l’acqua santa contro il Diavolo.

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