Entro una settimana si conoscerà la decisione del Tar del Lazio sullo scioglimento del Consiglio comunale di Nettuno per la ritenuta esistenza di ingerenze della criminalità organizzata. Saltata ieri la fase della discussione conclusiva, avendo ritenuto le parti che il ricorso è stato istruito sulla base di una serie cospicua di memorie e una documentazione esaustiva, i giudici della prima sezione, presieduta da Antonino Savo Amodoio, hanno trattenuto in decisione il ricorso e si attende adesso la pubblicazione della sentenza.
In contestazione da parte dellex sindaco del comune del litorale laziale Vittorio Marzoli e da sette consiglieri comunali, ci sono il decreto con il quale il 24 novembre scorso il prefetto Achille Serra sospese il consiglio comunale di Nettuno e il successivo decreto del presidente della Repubblica con il quale il 28 dello stesso mese lo stesso organo direttivo fu sciolto. Il consiglio fu sospeso su proposta dellex ministro dellInterno Pisanu. Il provvedimento era stato sollecitato dal prefetto a conclusione dellattività istruttoria effettuata da una apposita commissione cui fu affidato il compito di verificare eventuali infiltrazioni mafiose nellamministrazione del comune. Nel provvedimento si fece riferimento a persone finite in manette nel corso di unoperazione di polizia disposta dalla Procura di Velletri, ma anche a un intreccio politico-criminale fatto di corruzione, favori, appoggi e comitati di affari.
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