(...) Il risultato è stato un consiglio comunale surreale e, evidentemente, senza alcun contraddittorio. Appena il numero legale. Pochi, ma rumorosi: «Va bene che ci sono molti assenti, ma non siamo al bar», ha dovuto sottolineare il vicesindaco Rossi per mantenere un minimo di ordine in un'assemblea che stava perdendo le sembianze di un consiglio comunale. Ma calato il silenzio ci ha pensato l'intervento di un consigliere a riportare i toni della commedia: «Chiedo una sospensione perché devo portare le chiavi di casa a mia mamma che le ha dimenticate». E sia. Anche perché senza di lui il consiglio comunale non avrebbe più avuto il numero legale. E allora meglio aspettare che la signora distratta rientri in casa grazie allintervento del figlio consigliere. Per l'esame delle pratiche cè tempo, anche perché lassenza dellopposizione è quantomai opportuna e nessuno protesta. Risolto il problema delle chiavi si riparte. «Si apre la discussione», scandisce ancora Rossi. Per poi dire, qualche secondo dopo, «non ci sono interventi, chiudo la discussione e passiamo alla votazione». All'unanimità, naturalmente.
Intanto anche a Carcare l'atmosfera si scalda per le elezioni che il 6 e 7 giugno rinnoveranno l'amministrazione comunale.
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