di Ferruccio Repetti
«Ci vediamo davanti alla Regione». È diventata unabitudine: la settimana scorsa i dipendenti dellospedale di Recco minacciato di chiusura, ieri un gruppo di sindacalisti, ex lavoratori e maestranze di Ansaldo Energia, Ilva, Italimpianti e altre aziende genovesi per il blocco delle pensioni dei lavoratori esposti all'amianto. Tutte cause giuste, per carità, che meritano udienza e, soprattutto, provvedimenti concreti. E invece, per lassemblea legislativa della Liguria davanti alla quale si radunano i manifestanti, ne conseguono la sospensione dei lavori di consiglio, lascolto della delegazione da parte dei capigruppo dei partiti, e linevitabile, ma sostanzialmente velleitaria promessa di farsi carico delle istanze. Insomma: tanta cortesia e altrettanta aria fritta. Anche ieri. Ma perché non si possono ricevere i manifestanti per tutto il tempo che ci vuole, ma solo quando il consiglio è terminato? Mah! Comunque il «tavolo» con i lavoratori dura sempre più della seduta consiliare. Risultato: botte e risposte approssimate tra consiglieri e giunta. Nel bel mezzo del deserto: a un certo punto si contavano ben 9 membri dellassemblea presenti su 40, ma è stato solo un soprassalto di entusiasmo. In generale, la media è più bassa. E fa specie che, fra i presenti e più attenti ai lavori - a parte il telefonino cellulare che è diventato unappendice dellorecchio - ci sia quella Maruska Piredda (Idv), tante volte tacciata sbrigativamente di essere solo una «catapultata», estranea allassemblea e alla Liguria, e anche poco partecipativa. Per inciso, ieri si discuteva una interpellanza sua e di altri colleghi, sulla Struttura complessa di Medicina nucleare del Santa Corona di Pietra Ligure. Ha risposto Claudio Montaldo: «La Asl2 vuole concentrare l'attività provinciale proprio a Pietra. Ci sarà una riunione con i tecnici interessati e il direttore generale, che fornirà una relazione sui costi». Assiduo ai lavori anche Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti) che divide con Piredda la coda della classifica dei redditi. In ogni caso, il «mestiere» del presidente del Consiglio Rosario Monteleone ha permesso di recuperare le pause, e prima della chiusura della seduta sono stati discussi temi importanti, fra cui i finanziamenti europei per sostenere le emittenti nel passaggio al digitale terrestre.
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