Cronache

Il consiglio utile: le spighe? Sono killer per i cani

Il consiglio utile: le spighe? Sono killer per i cani

I n alcune regioni le chiamano «forasacchi», in altre, «spighe». Si diffondono in questi giorni caldi e rimangono «attive» per tutta l'estate. Si tratta della spiga di alcune graminacee di colore giallo dorato quando sono secche.

Queste spighe non sono pericolose quando sono verdi e fresche, ma solo quando sono secche e la loro punta diventa dura e acuminata. Le dimensioni variano da uno a cinque centimetri e hanno piccoli uncini che gli consentono di avanzare ma non di retrocedere.

Per questa particolare struttura hanno la tendenza a infilarsi ovunque (orecchie, naso, occhi, spazi interdigitali, bronchi) e sono in grado di penetrare attraverso la superficie cutanea dei cani e scavare veri e propri canali che possono, in certi casi, raggiungere l'interno del corpo. I «forasacchi» rappresentano un pericolo soprattutto per i cani, in quanto i gatti hanno un'abilità e una costanza nella pulizia del pelo, che gli permettono di toglierli prima che raggiungano la pelle perforandola.

La spiga nell'orecchio è fastidiosa e dolorosa ma non può progredire da nessuna parte, quindi non è pericolosa e non rappresenta un'emergenza assoluta. Quella che entra nel naso costringe il cane a salve improvvise di sternuti e talvolta sanguinamento dalla narice interessata. Raramente il cane riesce a ingoiarla attraverso il faringe e, quasi sempre, va tolta in anestesia generale, usando spesso un particolare endoscopio rigido. Meglio toglierla prima possibile (entro 24 ore), prima che risalga i meandri nasali rendendone più difficile la rimozione. Quando il cane corre a bocca aperta, può inspirare una spiga che si conficca dritta in un bronco. Questa è molto insidiosa e più complicata da rimuovere, perché occorre un broncoscopio flessibile di misura adeguata al cane e possibilmente la videoendoscopia che rende molto più agevole l'intervento.

Le più pericolose in assoluto sono quelle che si trovano piantate negli spazi interdigitali perché possono scavare cunicoli e raggiungere, come scritto sopra, i più disparati organi interni (fegato, polmone, cuore) oppure migrare continuamente da un punto all'altro del corpo formando ascessi che occorre incidere, or qui or là, con la speranza che «salti fuori»

Tenere ben rasata l'erba del giardino ed evitare i prati infestati è l'unica forma di prevenzione possibile per evitare guai.

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