Cronache

Estate, quali pericoli per i cani

Estate, quali pericoli per i cani

L'estate è la stagione degli spostamenti, del mare, montagna, lago o di qualche scampagnata per chi rimane in città. È anche la stagione preferita dai cani che possono avere lunghi momenti di libertà all'aperto e scorrazzare nei luoghi adeguati, dopo il lungo inverno. A differenza dei gatti poi, la stragrande maggioranza dei cani si getterà volentieri in acqua per un bagno ristoratore, sempre facendo attenzione alle normative vigenti nella località che si è prescelta per le vacanze. Seppure sia in aumento, rispetto ad altre nazioni come la vicina Francia, la ricettività in generale per i nostri quattrozampe è ancora limitata, soprattutto sulle spiagge. Va anche detto che spesso la colpa è di pochi proprietari arroganti che vorrebbero permettere al proprio cane di fare tutto quello che vuole, arrecando disturbo e disagi ai vicini. Questione, come al solito di civiltà e rispetto. Ma quali sono i pericoli per i nostri fedeli amici? Per chi sta in città e va a fare scampagnate i principali sono le esche avvelenate (ben triste primato europeo della nostra nazione) e l'auto parcheggiata con il cane dentro da solo. Anche all'ombra si raggiungono facilmente i 50 gradi. In montagna uno potrebbe pensare alle vipere. In realtà, sono un pericolo molto sopravvalutato anche se, in effetti, per la mole del cane e il morso inferto di solito nel naso (molto vascolarizzato) la situazione è molto più drammatica rispetto a noi che ne usciamo spesso con una gran paura. Sono i calanchi con sassi aguzzi, i crepacci e la possibilità di perdersi i nemici più insidiosi assieme ai favi di vespe e calabroni che se, disturbate, possono assalire in gran numero con esiti letali. Se non si è pratici dei luoghi, chiedere sempre informazione a qualche fungaiolo locale. Sarà utile portare sempre una fiala di cortisone nello zainetto (anche per noi). Al mare, non esageriamo con i bagni al largo perché è vero che i cani sanno nuotare, ma le correnti possono essere infide e si stancano anche loro. La sabbia può entrare negli occhi e causare fastidiose congiuntiviti. Attenzione alle meduse (specie le Caravelle Portoghesi) e, ovunque andiate, necessita una buona copertura contro gli insetti succhiatori di sangue che trasmettono malattie importanti.

Poi, ultimo ma non ultimo, il buonsenso.

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