Serviva uno che sapesse linglese, la Regione ha trovato un irlandese che vive in vico San Luca, più comodo di così, gli darà 7mila euro in un anno. E, fatti i corsi di formazione, serviva qualcuno che ne monitorasse la qualità, la Regione ha trovato tre esperti, tutti con la qualifica di «prof.», e darà loro un totale di 117.494,40 euro.
Sono le ultime da piazza De Ferrari in tema di consulenze, scovate da Gianni Plinio il capogruppo di An che dice: «Abbiamo sbagliato tutti mestiere». In effetti le cifre fanno invidia. I tre professori individuati, volti noti dellUniversità di Genova e della Cattolica del Sacro Cuore, dovranno monitorare-assistere-valutare-accompagnare la sperimentazione «percorsi di qualificazione professionale». Tutto in 200 giornate da qui alla fine dellanno, anche se, naturalmente, non tutti dovranno lavorare tutte quelle ore. Il primo ne lavorerà 66, con un compenso di dicesi 600 euro al giorno e un totale di 39600 euro netti, lordi fanno 42.240. Al secondo esperto toccheranno 90 giornate che saranno ricompensate con 450 euro al giorno, 50.544 euro lordi. Il terzo professionista dovrà rendersi disponibile per 44 giorni, sempre a 450 euro luno, totale lordo 24.710,40 euro. La delibera chiesta dallassessore alla Formazione e vicepresidente della Regione Massimiliano Costa è datata 22 settembre 2006.
Lo stesso giorno la giunta ha approvato anche lo stanziamento di 7mila euro per il fortunato anglosassone che dovrà «supervisionare, dal punto di vista formale e linguistico, la stesura dei documenti che la Regione dovrà produrre nel corso del progetto Hesculaep». A Plinio non resta che la solita domanda: «Era davvero necessario trovare competenze allesterno e non allinterno dellente in un periodo di simili ristrettezze?».
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