Contador, prove generali in attesa dei monti Nessuno riesce a tenere il ritmo dello spagnolo

Mende In assenza di avversari, Alberto Contador (nella foto) si va a complicare la situazione da solo. Se la complica per modo di dire, perché sono mugugni sterili e puerili quelli di Vinokourov, che lamenta al suo capitano l’essere scattato nel finale quando il kazako era lanciato verso la vittoria di tappa. Alla fine Vinokourov se ne va sul palco a prendersi il premio della combattività, e il madrileno se ne torna scuro in volto al motor-home solo perché non ha centrato l’obiettivo maglia gialla e non ha portato a casa la tappa. «Un po’ di dispiacere c’è è inutile negarlo ­ ci dice Beppe Martinelli, tecnico del team Astana -. Alberto ha provato ad attaccare nel finale ed è riuscito a portare via qualche secondo a Andy Schleck. Certo, davanti c’era Alexander, ma noi siamo qui per vincere il Tour».
Non contento Contador, tutt’altro che felice Vinokourov, scuro in volto anche Andy Sclheck: ognuno ha le sue buone ragioni per non essere soddisfatto della giornata di ieri. Contador rosicchia a Schleck 10”, ma non gli va giù il fatto che in volata si deve inchinare a Joaquin Rodriguez, spagnolo come lui, che nel finale di corsa non gli dà un cambio e poi lo trafigge in volata senza pietà. Schleck ha il faccino di chi si è preso un bel ceffone e vuol far finta di niente: «Ho perso solo dieci secondi», dice un po’ stordito. Tra quelli che non ne escono tanto bene c’è anche il nostro Ivan Basso, il quale come da previsione soffre la variazione di ritmo brusca su uno strappo così breve e impegnativo. «Sapevo che avrei sofferto in una tappa come questa e i 31” che ho perso da Rodriguez non mi fanno felice neanche un po’ ­ dice il varesino -. Però io resto fiducioso. È da domani a giovedì che si decide questo Tour. E da domani a giovedì io spero di poter fare dare il meglio di me stesso». Ieri tutti in affanno, tutto in debito di ossigeno, meno Contador, che non si gusta però a pieno la giornata positiva. È vero, dieci secondi sono poca cosa, ma vanno inquadrati in un finale di tappa che non era impossibile, eppure il due volte vincitore del Tour ha fatto quello che ha voluto. E se il buon giorno si vede dal mattino... Oggi tappa per attaccanti o velocisti. Poi spazio alle montagne: si intravedono i Pirenei. Sullo sfondo c’è il Tourmalet.
Ordine d’arrivo 12ª tappa

Bourg de Peage-Mende di 210,5 km: 1. Rodriguez (Spa) in 4h 58’26”; 2. Contador (Spa), st; 3. Vinokourov (Kaz) a 4”; 4. Van Den Broeck (Bel) a 10”; 5.

Schleck (Lux) st; 13. Cunego (Ita) a 15”; 16. Basso (Ita) st.
Classifica generale: 1. Schleck (Lux); 2. Contador (Spa) a 31”; 3. Sanchez (Spa) a 2’45”; 4. Menchov (Rus) a 2’58”; 5. van den Broeck (Bel) a 3’31”; 11. Basso (Ita) a 5’30”.

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