La contessa chiede 100 milioni all’ex: «Non rientro nelle spesucce settimanali»

La contessa non rientra nelle spese. E allora chiede di raddoppiare l’assegno di divorzio: dai 45 milioni su cui si erano accordati a 100 milioni di dollari. Che il marito, ex capo dell’americana United Technologies Corporation, ora potrebbe essere costretto a darle, in azioni e contanti, oltre a un mensile di 130mila dollari come «mantenimento». La contessa, svedese, è Marie Douglas-David, ex moglie di George David, un uomo «valutato» quasi 330 milioni. Sono stati sposati sei anni, hanno divorziato e, in aula, si erano accordati per una «liquidazione» da 43 milioni. Ma la contessa, rifacendo i calcoli, ha scoperto di non riuscire a sopravvivere: si è accorta che spende circa 53mila dollari a settimana, quindi quell’accordo è tutto da rifare. Anche perché - questa è la sua accusa - in aula fu «costretta» a firmare l’accordo dall’ex marito, che fece presa sulla sua paura di rimanere da sola e senza figli. Marie Douglas-David, 36 anni, prima di sposarsi lavorava in una banca d’investimento ma ora - sostiene - non ha un reddito, quindi deve pur coprire le spese quotidiane. Fra cui: 4.500 dollari in vestiti, mille per la cosmesi e i capelli, 1.500 fra cene e divertimenti, 8.000 per viaggiare, 700 per i servizi di una limousine, 2.209 per l’assistente, 1.570 per il suo cavallo e 600 per i fiori. Il tutto, inteso a settimana.

Possibile? Se si guardano le spese dell’ex marito, George David, 67 anni, riesce a fare anche di meglio. Solo per il suo yacht spende 95.900 dollari a settimana. In totale arriva a 200mila dollari spesi ogni sette giorni.

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