Il conto per Lampedusa? Lo pagano Regione e Viminale

nostro inviato a Lampedusa

Almeno un milione e mezzo di euro, forse anche di più, e solo per bonificare la spiaggia di Cala delle palme, il porto vecchio, la collina della vergogna, le zone assediate dalle migliaia di immigrati accampati che da lunedì sono scomparsi dalle strade. E poi i pescatori, ancora un milione e mezzo per la sospensione obbligata delle attività per quasi due mesi. Senza contare il conto, salatissimo, che pagherà il Viminale, per le centinaia di poliziotti, carabinieri, agenti della Finanza spediti a presidiare il territorio, ancora ieri le proteste di un gruppo di minorenni non ancora identificato e quindi non trasferito, culminato in una fuga di massa poi sfumata.
È fatta anche di spese straordinarie l’emergenza immigrati che per due mesi ha martoriato Lampedusa, riducendo alcuni scorci dell’isola - per fortuna non i più suggestivi - a discariche a cielo aperto. Spese eccezionali che, per il momento, stanno fronteggiando in due: la Regione siciliana da un lato, per quanto riguarda i danni ambientali; il ministero dell’Interno dall’altro, con lo spostamento di uomini nell’isola, che tradotto in numeri significa alloggi, pasti, straordinari visto che gli sbarchi non si fermano, ancora ieri circa mille, con altri barconi in arrivo. Una stima globale dei danni non è ancora stata fatta. Ma le prime cifre, come quelle che ha già cominciato a sborsare il governo siciliano per la bonifica, rendono l’idea. «I fronti sono due – spiega l’assessore siciliano al Territorio Gianmaria Sparma, che è lampedusano – quello del settore alberghiero e quello dell’ambiente. Della bonifica straordinaria ci stiamo occupando noi, con un’ordinanza abbiamo già stanziato 300mila euro, presto ne stanzieremo altri 300mila».
In effetti, nella rinascita complessiva che sta vivendo l’isola tornata ai lampedusani, i risultati sono evidenti: dopo la spiaggia di Cala delle palme, ieri è stata la volta del porto vecchio, il fulcro della concentrazione di immigrati. Lo scheletro della roulotte-biglietteria della Ustica lines, incendiato dai migranti durante uno dei momenti di tensione più drammatici degli scontri di sabato scorso, non è stato ancora rimosso. Ma gli altri rifiuti sono scomparsi. Non solo. Già ieri si è cominciato a smantellare lo scempio più difficile da cancellare, quello della collina sopra il porto. Che avrà bisogno di un finanziamento supplementare: «Almeno un milione di euro», calcola l’assessore Sparma. Di più è possibile. Di meno è improbabile. E fanno già almeno un milione e mezzo. Cui bisogna sommare un altro milione e mezzo, quello che andrà ai pescatori, in virtù di una legge regionale del ’98 sullo stop forzato della loro attività a causa di calamità naturali. E proprio a una calamità può essere equiparato l’esodo biblico che ha sconvolto Lampedusa. L’isola, comunque, pensa positivo. I trasferimenti dei migranti in arrivo continuano. Il governatore di Sicilia Raffaele Lombardo sogna di portare nell’isola Miss Italia, fresca di sfratto da Salsomaggiore. I trasferimenti dei migranti in arrivo continuano.

E sono già cominciate le riprese degli spot promozionali promessi dal premier durante la sua visita, una settimana fa e dei quali si sta occupando il ministero del Turismo. «Tutto si sta svolgendo – sottolinea il ministro Michela Vittoria Brambilla – come il presidente aveva promesso durante la sua visita. L’impegno è stato rispettato».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica