I saldi estivi sono alle porte. Da sabato 14 via alle svendite di fine stagione nella capitale e in tutto il Lazio. I patiti dello shopping stanno già facendo il conto alla rovescia, ansiosi di cogliere al volo le occasioni più vantaggiose. Il periodo dei saldi durerà per sei settimane e consentirà ai romani di comprare, a prezzi ragionevoli i prodotti che a prezzo normale non si sarebbero potuti permettere. Ma i saldi, come è ormai noto, bisogna saperli usare. Per questo la Confesercenti, associazione delle piccole e medie imprese italiane, ha pubblicato un decalogo del «saldo amico» che aiuti gli acquirenti a orientarsi con sicurezza tra le innumerevoli proposte offerte dal mercato, che talvolta nascondono limbroglio e sfiorano la truffa.
La prima regola del vademecum è rivolta agli operatori commerciali, che devono comunicare al Comune, almeno cinque giorni prima dellinizio della vendita, lintenzione di scontare la merce allinterno dei propri esercizi.
Inoltre nel decalogo viene evidenziato che gli esercenti devono garantire trasparenza e sicurezza ai clienti. I negozianti sono, perciò, obbligati a indicare nel cartellino del prodotto in vendita il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale del prodotto che ha appunto subito la diminuzione di costo. Il tutto deve essere naturalmente espresso in euro e, soprattutto, in modo chiaro e leggibile, affinché il potenziale cliente non sia soggetto a equivoci. Per un acquisto in «saldo e sicuro», la Confesercenti invita il consumatore a optare, per le proprie compere, per i negozi di fiducia. Ma anche il negoziante va tutelato. Così, alle vendite di fine stagione non si applicano le norme relative a quelle sottocosto: lesercente dunque è libero di vendere il prodotto anche a prezzo inferiore a quello di acquisto. Inoltre se il prodotto è difettoso, il consumatore ha il diritto alla riparazione o alla sostituzione della merce. Il commerciante, pur non avendone lobbligo legale, continuerà per tutto il periodo dei saldi ad accettare i pagamenti con carta di credito e Pos secondo i termini delle relative convenzioni. Il cliente, una volta acquistato il prodotto, non può pretendere di ripensarci. Infatti la merce acquistata non è soggetta a cambio. In una nota la Confesercenti «ritiene necessario che la Regione Lazio approfondisca il tema delle vendite speciali per ristabilire il giusto valore delle vendite di fine stagione».
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