da Roma
Un indice triennale «europeo» per linflazione, ma non depurato della componente estera dellaumento dei prezzi. Con questa proposta la Cgil si è seduta ieri sera al tavolo del negoziato con Cisl, Uil e Confindustria per la modifica del modello contrattuale. Unidea che non è dispiaciuta agli altri sindacati, ma che ha incontrato perplessità nella delegazione confindustriale: nessuna obiezione a un indice europeo, che però deve essere quello depurato dallinflazione legata al petrolio e alle altre materie prime importate (secondo gli ultimi calcoli Eurostat linflazione depurata in Italia è al 2,3%, contro il 4% armonizzato Ue).
Il negoziato - incominciato con oltre unora di ritardo - è entrato subito nel vivo. Di fronte il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, il vicepresidente Alberto Bombassei, il direttore generale Maurizio Beretta, e i tre segretari Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. La discussione si è concentrata su come sostituire lattuale inflazione programmata, ormai non più praticabile a giudizio di tutti. La proposta di Epifani è apparsa piuttosto dettagliata, con lindicazione di un indice europeo armonizzato «previsivo» per il triennio, comprensivo dellinflazione importata. La base di calcolo (il valore monetario del punto) verrebbe lasciata alle singole categorie. La Cisl si è mostrata favorevole, ma ha chiesto di individuare per le categorie un criterio «omogeneo e certo» sulla base di calcolo. La Confindustria è invece favorevole allutilizzo di un indice depurato dagli effetti esteri, pur accettando la verifica degli scostamenti fra il dato previsto e il successivo dato reale.
Il negoziato riprende stamattina, sempre sul calcolo dellinflazione. Martedì prossimo si discuterà invece di secondo livello e sistemi di garanzia, mentre giovedì avrà luogo una riunione plenaria per la verifica «politica». Imprese e sindacati discutono anche di un possibile «avviso comune» su decontribuzione e detassazione del secondo livello contrattuale. Martedì 29 le parti sociali andranno a palazzo Chigi, convocate dal governo per parlare del patto per la crescita. «Lincontro è andato bene - commenta Bombassei -, cè stato un passo avanti. Spero che giovedì ci sia una vera svolta, ed entro fine settembre vogliamo concludere». Secondo il segretario della Uil, Luigi Angeletti, «la trattativa è entrata in una fase seria». Aggiunge Epifani: «Le distanze restano, ma cè la volontà di lavorare sul merito». Il segretario Cgil ha anche ipotizzato linvio di una lettera a Berlusconi per chiedere un incontro.
Martedì, intanto, i sindacati del pubblico impiego incontreranno lAran per discutere il rinnovo degli statali. E Cgil-Cisl-Uil chiederanno un incontro al governo sulla riforma del lavoro pubblico e sulle risorse da destinare ai rinnovi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.