Sindacati soddisfatti per il calcolo del nuovo indice di previsione dellinflazione, messo a punto dallIsae, che regolerà i prossimi rinnovi contrattuali, sulla base di quanto previsto dal nuovo modello triennale siglato dalle parti sociali, ad esclusione della Cgil. Per Cisl, Uil e Ugl, determinerà aumenti salariali in grado di tutelare meglio i lavoratori; per la Cgil, invece, gli incrementi resteranno al di sotto dellinflazione reale e anche di «quanto raggiunto nei bienni precedenti». In particolare, linflazione previsionale (indice Ipca) calcolata dallIstituto di studi e analisi economica, al netto dei beni energetici importati, si attesterà all1,5% nel 2009, per poi crescere nel 2010 all1,8% e nel 2011 al 2,2%. Nel 2012 riscenderà poi all1,9%. Per il triennio 2009-2011, sottolineano quindi i sindacati firmatari della riforma del modello contrattuale, è prevista una crescita dellinflazione del 5,6% e in quello 2010-2012 del 6%, «valori superiori rispetto allinflazione programmata», che era il vecchio riferimento, «fissata dal Governo nel Dpef di giugno 2008 (al 4,6% per entrambi i trienni in considerazione) rispettivamente dell1% e dell1,4%». I primi rinnovi a fare i conti con il nuovo indice saranno i contratti, in scadenza, del settore alimentare, delle Tlc e degli elettrici.
«Rappresenta il positivo completamento della riforma della contrattazione», commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale i numeri, «più attendibili» rispetto allinflazione programmata, «smentiscono i profeti di sventura» e i «detrattori» della riforma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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