Un contributo di 500 euro ai centauri responsabili che puntano sul «verde»

Le richieste di Confindustria Ancma, dirette a un incremento del bonus alla rottamazione delle moto proporzionale a quello concesso alle auto, sono state accolte. E, come anticipato ieri dal Giornale, il contributo deciso dal Consiglio dei ministri al settore ammonta a 500 euro. A essere interessati saranno i veicoli a due ruote Euro 0 ed Euro 1, un parco ancora consistente nel Paese, la cui eliminazione progressiva porterà soprattutto a un miglioramento dell’aria nelle città. «È un buon risultato - è il commento di Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Ancma, l’associazione che rappresenta la filiera del settore a due ruote con e senza motore - e ora, grazie a queste misure, prevediamo un incremento delle vendite di almeno 120mila pezzi, circa il 25% in più. Sono state recepite in pieno le richieste che avevamo avanzato anche se nel pacchetto manca l’alta gamma delle moto italiane, i marchi storici (Ducati, Aprilia, Moto Guzzi, Mv, ndr) per i quali sarà importante studiare supporti per la ricerca e lo sviluppo internazionale, per esempio forme di detassazione legate alle assunzioni di ingegneri e tecnici».
Ma c’è anche un capitolo importante che riguarda i veicoli a due ruote ibridi (motore termico ed elettrico) ed elettrici, la cui offerta da parte delle case comincia ad assumere un certo rilievo, anche se i numeri sono ancora limitati. A marzo, una volta ottenuto il nullaosta dalla Corte dei conti, entrerà in vigore il contributo fino a 1.

300 euro all’acquisto di una di queste moto dotate di motore alternativo. In pratica, sarà data attuazione all’accordo tra Confindustria Ancma e ministero dell’Ambiente. «Il ministro Stefania Prestigiacomo - conclude Guidi - ha compreso l’importanza del problema».

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