«Un fatto gravissimo, su cui va fatta subito chiarezza»: non ci stanno i consiglieri regionali del Popolo della libertà Gianni Plinio e Nicola Abbundo a lasciar passare sotto silenzio l«improvvida» - a dir poco - iniziativa della Regione Liguria che mercoledì scorso ha organizzato un convegno sulla sicurezza al «Galata Museo del Mare».
«I cittadini che pagano fior di tasse devono sapere - tuonano allunisono Plinio e Abbundo - se lamministrazione di De Ferrari ha speso dei denari pubblici per una manifestazione che, di fatto, si caratterizza come una forma di propaganda elettorale a favore di Walter Veltroni. È sufficiente guardare - insistono i due consiglieri di opposizione - quali siano stati i relatori politici, e cioè lassessore regionale Claudio Montaldo del Partito democratico ovvero Patrizia Muratore e Francesco Scidone, rispettivamente consigliere regionale e assessore comunale del partito di Italia dei valori di Antonio Di Pietro».
Non basta: «A differenza di quanto solitamente accade - è lulteriore rilievo fatto da Plinio e Abbundo - non è stato volutamente coinvolto nei lavori del convegno nessun consigliere dei partiti di maggioranza e minoranza che non sia di stretta osservanza veltroniana». Una sorta di «selezione rigida», dunque, anche allinterno del Partito democratico.
I due esponenti del Popolo della libertà chiedono allora al presidente del consiglio regionale Mino Ronzitti di vigilare affinché da qui ai giorni del voto delle politiche non si tengano altre iniziative sotto il patrocinio della Regione Liguria che possano, in qualche modo, caratterizzarsi come forma di propaganda elettorale di parte, in violazione della par condicio, ma anche del corretto rapporto istituzionale.
In conclusione, pertanto, Plinio e Abbundo - che hanno rivolto uninterpellanza formale a Ronzitti - vogliono conoscere da chi sia stato organizzato il convegno di mercoledì al Galata Museo del Mare che ha trattato il tema «Un nuovo partenariato per la sicurezza: poteri locali, forze di polizia e società civile», e «se la Regione, il cui logo campeggiava nellinvito, abbia contribuito alla sua realizzazione».
In caso affermativo, i due interpellanti chiedono quanto sia stato lonere di spesa a carico della Regione e, quindi, in fin dei conti, dei cittadini liguri.
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