Coppa amara Aveva giocato con l’Atletico

Svista clamorosa in casa Inter. Diego Forlan non potrà essere utilizzato in Champions fino a febbraio perché ha giocato con l’Atletico Madrid il terzo turno di qualificazione di Europa League. Poi il club spagnolo ha disputato lo spareggio col Vitoria Guimaraes vincendo e qualificandosi al torneo. A quel punto l’uruguaiano, pur non scendendo in campo contro i portoghesi, è diventato ineleggibile per qualsiasi altra squadra nelle competizioni europee. A differenza di Antonio Nocerino, che potrà giocare col Milan perché il Palermo è stato eliminato dall’Europa.
L’errore nerazzurro è doppio. Perché oltre al danno c’è la beffa. Infatti Gasperini potrà contare solamente su 24 giocatori per la fase a gironi e non 25, quelli inseribili nella lista Uefa. L’Inter proverà la via diplomatica di chiedere di poter inserire un altro calciatore, ma le possibilità che la richiesta venga accolta sono davvero minime, all’organismo europeo sono estremamente rigidi. Ad essere violato è stato l’articolo 18, norma 7, quello sull’eleggibilità dei giocatori. Difficile capire cosa sia successo. Forlan contro lo Stromsgodset, ha giocato sia all’andata che al ritorno. Poi una volta iniziata la trattativa con l’Inter non è più sceso in campo con l’Atletico Madrid. Si può pensare che in Corso Vittorio Emanuele sia stata commessa una leggerezza: non ci si è accorti che era già sceso in campo. O peggio ancora ci si è confusi l’Atletico Madrid con l’Atletic Bilbao, iscritto in Europa League, dopo il ripescaggio in Champions del Trabzonspor al posto del Fenerbahçe. A quel punto con una qualificazione d’ufficio e non sul campo, si sarebbe data un’interpretazione errata del regolamento. Comunque sia in casa nerazzurra mettono la mano sul fuoco sull’assoluta buonafede del giocatore. Per lui niente palcoscenico europeo fino a febbraio: potrà solamente fare il tifo per i compagni e augurarsi una qualificazione per gli ottavi. Altrimenti l’Europa con l’Inter per l’uruguaiano è già finita prima di cominciare. E dire che proprio ai nerazzurri aveva regalato due grandi delusioni eliminandoli in Champions col Villarreal nel 2006 (gol a San Siro) e soffiandogli la Supercoppa con l’Atletico l’anno scorso a Montecarlo. E ora era stato chiamato per sostituire lo specialista Eto’o, occasione anche per sdebitarsi.
E di certo non basterà il primo gol segnato con l’Inter ieri sotto gli occhi di Massimo Moratti per risollevare Forlan. Nella sfida in famiglia, quattro tempi da venti minuti, contro la Primavera, in grande spolvero Diego Milito, autore di una cinquina, doppietta di Coutinho e gol di Zarate, Jonathan e Nagatomo per l’11 a 1 finale. Intanto è rientrato anche Maicon dopo l’operazione al menisco mediale del ginocchio destro. Ora proseguirà òa riabilitazione alla Pinetina.

Piccole buone notizie, ma ieri ad Appiano Gentile non era giornata di sorrisi. Anche se il girone è abbordabile (Trabzonspor, Lille e Cska Moscca i rivali), la Champions senza Forlan è un brutto colpo e non fa certo bene all’immagine.

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