Coppa e scudetto, Milano di nuovo capitale

Da mercoledì sera alle finestre e ai balconi di Milano sventolano bandiere sia rossonere sia nerazzurre. Le prime celebrano la meravigliosa conquista della settima Champions Legue da parte del Milan. Le altre ricordano che l’Inter quest’anno, dopo un’attesa che sembrava interminabile e tante cocenti delusioni, è campione d’Italia. In molti hanno già notato una singolare e quasi cabalistica coincidenza: quando l’Inter conquistò sul campo l’ultimo scudetto - correva l’anno 1989, caduta del Muro di Berlino - il Milan vinse la coppa dalle grandi orecchie. Nel frattempo ne ha vinte altre, ma «se questa è una regola, auguriamo ai cugini interisti di vincere altri scudetti», ironizzano molti tifosi milanisti che mostrano così di tenere più alla Champions, forse anche per enfatizzarne il valore e il prestigio, visto che solo il Real Madrid ne ha vinte di più del Milan.
Le vicende calcistico-giudiziarie dell’anno scorso anno un po’ incattivito la storica, inevitabile, salutare ma mai violenta contrapposizione delle due tifoserie milanesi, che risale a quando il nerazzurri nacquero da una costola dei rossoneri. Per non spargere sale sulle ferite, forse da parte interista sarebbe stato saggio evitare certi argomenti tardo-giustizialisti: l’infelice battuta sullo «scudetto degli onesti», ad esempio, sembra tratta dal repertorio di certi infoiati giornalisti mozzaorecchie e non è degna di un equilibrato gentiluomo come Massimo Moratti. Ma il tifo può giocare brutti scherzi a chiunque. Ciò che invece, abbandonando per un momento la loro sacrosanta faziosità, tutti i milanesi dovrebbero fare è celebrare il ritorno dell’indiscutibile primato calcistico della nostra città, come in altre gloriose epoche: scudetto e coppa Champions league se ne stanno insieme qui da noi, a poche decine di metri l’una dall’altra, la distanza che corre da via Turati a via Durini. I trofei più prestigiosi spartiti fra le due grandi squadre milanesi e tutti gli altri stanno a guardare, accontentandosi al massimo della Coppa Italia.

Continuiamo pure a dircene di tutti i colori, fra interisti e milanisti, insistiamo con gli sfottò anche pesanti, come hanno fatto negli spogliatoi giocatori rossoneri travolti dalla felicità dopo la finale di Atene. Ma per una volta concediamoci anche un comune motivo d’orgoglio: Milano regina del calcio.

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