Il coraggio: «Noi, senza paura»

«Solo noi saremo arbitri di noi stessi». Walter Mazzarri prova a gettarsi alle spalle la brutta batosta subita a Liegi, ma non è facile. Domani c'è già il derby e mettere assieme una squadra che giovedì sembrava a pezzi pare un'impresa quasi impossibile. Ieri è salito a Bogliasco anche il presidente Riccardo Garrone, oggi sarà la volta dei tifosi, attesi alle 14 al campo per dare una scossa all'ambiente. Mazzarri appoggia in pieno l'iniziativa: «Io sto con i nostri supporters». Niente paura, quindi, nell'affrontare un Genoa che il tecnico non nomina mai: «Quando tutti stiamo bene riusciamo ad esprimerci al 200 per cento, e facciamo grandi partite. Mi ricordo lo scorso anno contro il Milan, un'altra batosta che però ci consentì di ripartite e poi iniziare la risalita. Spero che anche dopo lo Standard succederà la stessa cosa perché è stato pizzicato il nostro orgoglio. Invece la paura non esiste, è un termine che nemmeno mi piace e non può essere accostato alla mentalità della mia squadra».
Arbitra Farina. Vox populi parla di una simpatia per la formazione rossoblù. Non arbitra la Samp da tre anni e solo per due volte è stato designato per il Genoa. Mazzarri non commenta o quasi: «Se mi fa questa domanda avrà i suoi buoni motivi, io non commento». Si ricomincia dal match, quindi. Da una sfida tra Cassano e Milito, ma Mazzarri preferisce non raccogliere: «Milito è un grandissimo giocatore e per fermarlo la mia squadra dovrà fare una grande prestazione, soprattutto la difesa. Ma del resto ci siamo già riusciti con altri campioni e quindi non è impossibile. Cassano? E' il vostro motivo lieto, anzi volevo dirlo in inglese ma non l'ho fatto. La Sampdoria non è solo Cassano ma una formazione che deve lottare e remare dalla stessa parte». Palombo questa settimana ha dormito tranquillamente, perché, come ormai ampiamente previsto, è il tecnico a confermare la sua assenza: «Angelo è indisponibile». E lo sarà fino a gennaio.
Non ci ricama troppo sopra, però, il tecnico, che invece fa un passo indietro e annuncia: «Ho pensato anche di non farla, questa conferenza stampa, perché tutto poi rischia di essere usato contro il di me. Ho pensato di fare come Zeman e non dire più nulla. Ho parlato della condizioni del campo e del vento ma l'ho fatto perché mi è stato chiesto e perché mi piace fare un'analisi della partita. Altrimenti quando vinco dirò che abbiamo meritato e quando perdo dirò che abbiamo demeritato». Il campo di Marassi però è in pessime condizioni: «Ma lo è per tutte e due le squadre». Appunto.

Cosa deve fare la Samp per affrontare il Genoa: «Dobbiamo far scoppiare il pallone, i miei giocatori sono caricatissimi e l'unico rischio è non incanalare questo desiderio di rivincita nella giusta direzione. Non deve essere una battaglia ma una partita di calcio».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica