Cordoglio Per i funerali di sabato sarà lutto nazionale

Lutto nazionale. Come per il sisma in Abruzzo. Anche per le vittime del nubifragio che ha piegato la provincia di Messina e ha causato - finora, il numero è certamente destinato ad aumentare - venticinque morti, dieci dispersi e oltre 700 sfollati, l’Italia si fermerà. Sabato prossimo, giornata dei funerali, l’Italia intera piangerà i morti della tragedia del fango, con le bandiere a mezz’asta ovunque. E mentre nel resto del Paese si osserverà un minuto di silenzio, a Messina, nella cattedrale, si celebreranno i funerali di Stato, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi e del presidente del Senato Renato Schifani.
Funerali di Stato dunque. Funerali di Stato annunciati ieri dopo che diverse voci polemiche si erano alzate per invocarli; dopo una grottesca corsa a comparare i morti siciliani con quelli abruzzesi, in un’assurda gara tra tragedie. Aveva dato il la il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, che aveva lamentato una sorta di discriminazione nei confronti delle vittime dell’alluvione di Messina, definite «cittadini di serie B». «Come sindaco della città dello Stretto - ha commentato ieri subito dopo l’annuncio dei funerali di Stato da parte di Palazzo Chigi - sono soddisfatto anche perché il premier ha voluto dimostrare che alle parole seguiranno i fatti, dato che il presidente Berlusconi verrà a Messina venerdì prossimo per una riunione operativa».


Soddisfatto anche un altro siciliano doc, il vicepresidente del Senato Domenico Nania, che ha definito «doverosa la proclamazione del lutto nazionale per sabato 10 ottobre, per celebrare e tributare il giusto omaggio alle vittime dell’alluvione del messinese alla presenza delle massime autorità dello Stato».

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