Cultura e Spettacoli

Da Corinne a Melissa, tutte le femmine dell’«Histoire»

«Il testo di Pauline Réage era deliberatamente - e con quale splendore - una storia d'anima. Il fumetto di Crepax opta per la modernità e coi tormenti dell’anima sono scomparsi anche i segni del tempo»: così scrisse Alain Robbe-Grillet nella preziosa edizione a tiratura limitata Franco Maria Ricci (1973) a proposito delle tavole di Histoire d'O di Crepax, ispirate al romanzo della Aury, edizione che conteneva anche un breve saggio di Barthes sull’Histoire. Ora quelle tavole sono state ristampate da ES (176 pagg., euro 26), ultimo segno della inesauribile fortuna della storia di Roissy, che Roberto Calasso ha di recente definito «uno dei migliori romanzi della letteratura francese del Novecento». Ridotte per il cinema nella famosa versione del 1975, diretta da Just Jaeckin, che lanciò Corinne Clery come irresistibile feticcio erotico nella parte di «O», la storia e le sue situazioni sadomasochiste sono state fonte d’ispirazione per saggi e polemiche sull’idea di erotismo e di sottomissione femminile lungo tutti gli anni Settanta, sebbene ad alimentare lo scandalo abbia senza dubbio contribuito il mistero a lungo mantenuto sull’identità dell’autrice. L’Histoire, che in cinquant’anni è passata dalle timide 600 copie della prima tiratura di Pauvert al milione, ha subito innumerevoli saccheggi, sempre di successo: uno su tutti, le «citazioni» di Melissa P. in Cento colpi di spazzola.

E pensare che il primo editore francese che si vide offrire i diritti, Éditions des deux rives, stracciò il contratto già firmato per paura di uno scandalo.
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