Cornigliano, il Comune rimette a nuovo Villa Serra

Cornigliano, il Comune rimette a nuovo Villa Serra

La Filarmonica di Cornigliano, ma anche trampolieri, bambini, residenti e rappresentanze istituzionali, insieme ieri mattina per salutare l’inizio dei lavori di recupero e valorizzazione degli esterni di Villa Serra a Cornigliano. L’intervento – che ha coinvolto il Comune di Genova, la Società per Cornigliano Spa e Genova Sviluppo Apa, insieme alla Soprintendenza ai Beni culturali e Ambientali della Liguria – interesserà l’esterno di Villa Serra; in particolare verrà sostituito il manto di copertura in ardesia, restaurato l’intonaco delle facciate, ricostruite le decorazioni originarie, recuperati gli infissi e restaurate le balaustre e le scalinate esterne insieme alle terrazze. Costo complessivo dell’operazione un milione e 800mila euro. Tempi stimati: un anno e mezzo. «Un recupero importante che riporta in evidenza i punti di bellezza di questa parte della città, che nel secolo scorso, e prima che fosse legata a una vocazione industriale era una sorta di Albaro del Ponente – ricorda Marta Vincenzi -. I lavori riconsegneranno un manufatto alla sua originaria bellezza, espressione di riqualificazione del quartiere e volano di cambiamento della città che parte proprio da ponente».
L’antica dimora (realizzata nel 1787), oggi sede della Polizia Municipale e di due associazioni di volontariato legate alla comunità di Sant’Egidio e di San Benedetto e di alcuni alloggi concessi in locazione, verrà così liberata dai ponteggi che la circondavano, serviti per tutelare l’incolumità dei passanti, viste le condizioni di estremo degrado in cui versa, e restituita finalmente ad antico splendore. «Nel 2009 la Società per Cornigliano ha affidato a Sviluppo Genova l’incarico per lo svolgimento di tutte le attività tecniche e operative necessarie per l’intervento e il recupero – ha spiegato l’amministratore delegato di Sviluppo Genova Pier Giulio Porazza -. Data l’importanza dell’operazione, con il coordinamento della Soprintendenza dei Beni Architettonici della Liguria abbiamo cercato le migliori soluzioni tecniche di restauro conservativo, facendo attenzione all’offerta più vantaggiosa». All’attività progettuale ha partecipato anche il dipartimento di Scienza dell’Architettura dell’Università di Genova. Durante la presentazione dei lavori, Porazza è tornato sull’inchiesta che ha coinvolto la società nell’ottobre del 2009 circa gli appalti gestiti da Sviluppo Genova: «Abbiamo fornito tutti i documenti - spiega -. Quell’inchiesta nasce da un esposto presentato dal consiglio di amministrazione attuale. Senza alcuna vena polemica nei confronti del passato per noi è stato un atto dovuto. Nel momento in cui veniamo a conoscenza che ci sono problemi o anomalie, il consiglio di amministrazione è obbligato a trasmettere gli atti alla Procura, per fare chiarezza collaborando insieme. Continuiamo a guardare avanti con impegno assoluto delineando le strategie future».


Soddisfazione per il recupero del nobile edificio, che per anni ha dato lustro a via Cornigliano è stata espressa anche da Enrico Da Molo, direttore generale di Società per Cornigliano: «Il quartiere per 50 anni ha sofferto moltissimo della presenza delle lavorazioni a caldo delle acciaierie, che è stata sì fattore di ricchezza, di sviluppo e lavoro, ma che adesso non è più sostenibile. Ora più che al passato, è necessario guardare al futuro in funzione di una nuova vitalità, perché è attraverso interventi di questo genere, che si riscatta Cornigliano».

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