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Dopo le coronarie anche le valvole

Avanza la cardiologia interventistica. Dal 20 al 23 ottobre si è svolto a Bologna il 32° Congresso G.I.S.E (Società Italiana di Cardiologia Invasiva) dove duemila partecipanti, di cui 1200 cardiologi ed oltre trenta relatori provenienti soprattutto da Giappone, Europa e Stati Uniti si sono riuniti per confrontarsi sui temi principali della ricerca scientifica. Il professor Corrado Tamburino, in qualità di presidente uscente della Società Italiana di Cardiologia Invasiva, ci parla delle innovative non traumatiche tecniche interventistiche con le quali si riescono ad evitare gravi eventi ischemici utilizzando nuovi polimeri e le nanotecnologie che modificano la superficie degli stent riuscendo a mimetizzarli, ottenendo una minore incidenza del rischio di trombosi soprattutto dell'angioplastica dell'infarto acuto.
Il Congresso ha previsto sessioni di insegnamento pratico come i «Live Cases» coronarici, cardiaci e periferici proiettati da tutta Italia. Da Catania è stato trasmesso in diretta, per la prima volta in pubblico, un intervento di correzione della valvola mitrale della durata di soli 45 minuti al posto di diverse ore quando è eseguito con metodiche tradizionali che richiedono la circolazione extracorporea. Di questi interventi nel mondo ne sono stati eseguiti non più di duecento, di cui trenta proprio a Catania.
«È una tecnica innovativa per una patologia diffusissima in tutto il mondo - precisa il professor Tamburino - riguarda persone che potrebbero andare incontro a grossi danni al cuore non riuscendo l'organo a garantire l'esatto volume di sangue occorrente in ogni distretto dell'organismo. Questa procedura viene effettuata a cuore battente, dunque, senza l'impiego della macchina cuore-polmone. Inoltre anche dopo il trattamento i pazienti reagiscono prima e meglio allo stress della correzione di cui vengono fatti oggetto. Comunque, l'approccio multidisciplinare in diverse patologie risulta fondamentale. Nel caso del piede diabetico - precisa il professor Tamburino - è necessaria la collaborazione del diabetologo, del cardiologo, del chirurgo vascolare e di quello plastico. Per la carotide, occorre anche il contributo dei neurologi».
Direttore della cattedra di Cardiologia all'Università di Catania e primario all'ospedale Ferrarotto, il professor Tamburino ha dato vita alla fondazione ETNA (Excellence Through Newest Advances) creata per essere di supporto alle nuove generazioni di ricercatori nel campo dell'educazione, ricerca e sviluppo delle scienze cardiovascolari (http://www.etnafoundation.org). Si è specializzato all'estero in centri clinici quali: l'Università de la Pitié Salpêtrière, l'Università Saint Antoine e il Centre Medico-Chirurgical Parly-Grand Chesnay. È un pioniere della cardiologia interventistica, ha eseguito procedure diagnostiche interventistiche in emodinamica con particolare applicazione nell'angioplastica coronaria e negli stent. Coordina un team costituito da 23 aiuti ospedalieri, tre universitari, oltre agli specializzandi ed ai medici in attesa di ingresso nella scuola di specializzazione. I centri emodinamici di eccellenza sono in Italia circa dieci: oltre a quello di Catania sono a Milano il San Raffaele, il Monzino e l' Humanitas, a Torino Le Molinette, a Bergamo gli Ospedali Riuniti, a Padova il Policlinico, a Bologna il Sant'Orsola, a Firenze il Careggi, a Roma il San Giovanni.
Durante il convegno è emerso anche il problema della prevenzione. Il paziente deve fare controlli e attenersi ad uno stile di vita adeguato per evitare di imboccare vie senza ritorno. Anche il mercato assicurativo sostiene l’importanza della prevenzione. La polizza sanitaria di Uniqa Salute propone il check-up biennale gratuito. La protezione è garantita per tutta la vita ed è completa anche in caso di trapianti, alta diagnostica, grandi interventi chirurgici. Per informazioni www.uniqagroup.

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Profondamente siciliano (suo nonno Salvatore Fichera, cattedratico di medicina interna all'Università di Catania pubblicò nel 1914 una monografia sul cuore e i miocardiocinetici; suo padre Giacomo, all'età di 84 anni, scrive romanzi ambientati nel centro della Sicilia, vicino a Caltagirone), Tamburino promuove la formazione e la ricerca dei medici siciliani, evitando che i giovani del sud emigrino per formarsi, confermando così che l'eccellenza la si trova anche in Sicilia.

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