Marcello Zacché
da Milano
Rcs ha ieri fatto il primo passo dell«era» Perricone: il nuovo ad ha fatto il suo esordio nel patto di sindacato per fare il punto sul nuovo corso. Un appuntamento che ha avuto come esito un segnale «politico» chiaro: il pieno sostegno allattuale gestione, comprese le direzioni - sempre calde - del Corriere della Sera (Paolo Mieli, alle prese con difficoltà diffusionali) e della Gazzetta dello Sport (affidata da gennaio a Carlo Verdelli). Ebbene, ogni malessere è stato spazzato via da una dichiarazione del presidente del patto, Giampiero Pesenti, che a nome di tutti ha espresso «piena soddisfazione per i risultati del gruppo e, in particolare, per quelli diffusionali del Corriere della Gazzetta negli ultimi mesi». Come a dire che, se emergenza cè stata, i problemi sono ora rientrati. E il gruppo torna a guardare allo sviluppo. Come ha sottolineato il presidente, Pier Gaetano Marchetti, al termine del consiglio che, dopo la riunione del patto, ha approvato i dati dei 9 mesi: «Il cda trova nella compattezza e nellautorevolezza del proprio azionariato un ulteriore stimolo per lo sviluppo delle testate storiche e degli altri settori».
In questo quadro Perricone ha firmato una prima acquisizione televisiva: il 51% di Digicast, editore di canali tematici digitali, per 16,3 milioni, più un opzione per salire al 100% nel 2010. Si tratta di un modo per fare esperienza nel settore dei contenuti tivù che può rappresentare uno sbocco per il futuro del gruppo.
I conti dei primi 9 mesi, intanto, registrano un calo degli utili (da 179,6 a 124,7 del settembre 2005) e dei margini. Ma i risultati sono difficilmente confrontabili per i numerosi eventi straordinari del 2005 e 2006. I ricavi sono invece aumentati, del 9%, a 1,7 miliardi.
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