Corsa delle compagnie ai passeggeri Myair

Il futuro di Myair è appeso a un esilissimo filo: quello di una ricapitalizzazione immediata e convincente, attraverso l’ingresso di un nuovo socio, per la quale i suoi vertici sono impegnati in queste ore. Ma un interrogativo è fin troppo ovvio: chi investirebbe in una compagnia collassata sotto 100 milioni di debiti (secondo le stime della Guardia di Finanza) e con la licenza ritirata dall’Enac? Il patrimonio di maggior valore di una low cost è il suo marchio: sfregiato da ritardi, disservizi e dallo stop delle autorità, a chi può interessare? In quanto tempo verrebbe recuperata la fiducia dei passeggeri ormai fortemente compromessa? Con realismo si può dire che forse costa meno fondare una nuova compagnia piuttosto che cercare di riassettarne una in difficoltà. Non c’è peraltro memoria di salvataggi, nel trasporto aereo, se non di grandi vettori nazionali per i quali la bandiera valeva più del mercato. I piccoli e i medi vengono abbandonati al loro destino: del resto la natalità e la mortalità delle compagnie minori non è diversa da natalità e mortalità di tante piccole e medie aziende di ogni settore economico. Fa soltanto più notizia.
Così oggi si guarda oltre. Un ricco patrimonio di Myair, quello che davvero fa gola a molti, è costituito da quel milione e mezzo di passeggeri che ha trasportato nel 2008, raccolti soprattutto nei due bacini di Venezia e di Bari, dove la compagnia veneta aveva le sue principali basi. Il suo servizio, va ricordato, si esprime(va) con una rete di collegamenti di tutto rispetto in Italia, Europa e Mediterraneo.
Quesito: a chi interessa conquistare quelle fette di mercato? Una risposta si può cercare nel fermento espresso da altri operatori per venire incontro alle esigenze di tanti passeggeri improvvisamente «orfani».
Dopo l’annuncio della sospensione della licenza, Alitalia ha immediatamente attivato tariffe agevolate per i passeggeri in possesso di biglietti Myair per il giorni 23, 24 e 25 luglio; offerta poi prorogata fino al 28 «per facilitare il rientro in Italia dall’estero» di tanti viaggiatori. Meridiana, su richiesta delle autorità aeronautiche, ha provveduto a riproteggere centinaia di passeggeri, soprattutto quelli con problemi negli scali di Olbia e Cagliari. Il presidente dell’Enac Vito Riggi - lo stesso che ha sospeso la licenza a Myair - ha «apprezzato» pubblicamente, con una nota, la decisione dell’Alitalia di prorogare la sua assistenza, indicandola come «una scelta che dimostra il senso di responsabilità e l’importanza della compagnia nel network del trasporto aereo italiano e internazionale».
Meridiana ha anche annunciato che dal 7 agosto opererà un nuovo volo Venezia-Catania a partire da 51 euro tutto incluso; la low cost siciliana Windjet, analogamente, ha annunciato dal 5 settembre un aumento dei collegamenti tra Venezia e la Sicilia (Catania e Palermo). L’«immancabile» Rynanair ha lanciato «tariffe di salvataggio» da 10 euro per aiutare i passeggeri Myair lasciati a terra, su tutte le rotte identiche o simili a quelle del vettore sospeso.


Infine, la compagnia svizzera (e quindi, per il diritto aeronautico, extracomunitaria) Darwin opererà il volo Torino-Foggia di Myair: Darwin è una società partecipata dalla stessa Myair e questo può forse preludere ad alcune sinergie finora inesplorate.
L’elenco serve a capire che per 1,5 milioni di passeggeri si stanno scatenando molti appetiti. E che il soccorso di oggi può trasformarsi, domani, in quote di mercato.

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