Alla corte di Versailles un calendario profumato di caffè

Una campagna pubblicitaria da 21 milioni di euro per esportare il mito Lavazza in tutto il mondo

Alla corte di Versailles un calendario  profumato di caffè

Antonio Lucano

Parigi - Per i francesi è semplicemente lo «Chateau». Un monumento nazionale da vantare all’estero, ma i cui fasti sono ormai parte di un passato lontano fatto di parrucche incipriate, giochi nel parco e balletti figurati.

Finora. Perché da qualche tempo la Reggia di Versailles si è soffiata di dosso la polvere e sta conoscendo una nuova età dell’oro. Il «Re Sole» di questa rinascita è Valentino. La scelta dello stilista di festeggiare qui con un mega party il suo addio al mondo della moda ha fatto riscoprire la grandeur di questa meta «fuori porta» del bel mondo parigino.

In questi saloni meravigliosi le donne di charme sono sempre state di casa. Nel passato, ma anche oggi. Non a caso l’esaltazione della femminilità nel terzo millennio avrà sempre più le donne al centro dell’attenzione.

Ed è proprio questo il filo conduttore del calendario Lavazza 2008 presentato alla stampa internazionale proprio nella cornice della Reggia di Versailles, alle porte di Parigi.

«Abbiamo voluto dedicare la sedicesima edizione del Calendario - spiega Giuseppe Lavazza, direttore marketing dell’azienda di famiglia - a donne importanti, determinate, aristocratiche, che si sentono regine della vita, nella convinzione che proprio le donne saranno artefici del cambiamento atteso in questo millennio. Vogliamo anticipare i tempi anche attraverso la promozione del prodotto».

Il calendario, pezzo da collezione per molti appassionati, realizzato quest’anno dal fotografo scozzese Finlay Mackay con la direzione artistica dell’agenzia Armando Testa e intitolato «The most Majestic Espresso Experience», richiama immagini dalle corti di Francia a quelle imperiali cinesi in un mix tra antico e moderno.

«La scelta di Versailles - spiega Giuseppe Lavazza - ha diversi significati: è stata forse la reggia più sontuosa d’Europa, ha ospitato un re, Luigi XVI appassionato di caffè nonostante in quell’epoca fosse una bevanda ben diversa da oggi, ha visto le prime donne gustare il caffè per decenni riservato agli uomini».

«Il calendario è una formula per sottolineare che la perfezione è un viaggio in divenire - aggiunge Lavazza - ma anche che la qualità del caffè deve essere celebrata. Questa campagna vale 21 milioni di euro, due in più rispetto ai 19 milioni dell’anno scorso».

«Grazie alla ricerca - afferma Giuseppe Lavazza - abbiamo sviluppato molti prodotti. Tra i nuovi modi di gustare il caffè ci sono, ad esempio, le “spumine“ in tre gusti e contenute in bombolette apprezzate dai consumatori in modo crescente».

Alla presentazione del Calendario Lavazza 2008 anche due protagonisti della moda internazionale: Vivienne

Westwood che ha prestato una delle sue creazioni per vestire una delle «modelle» del calendario e Damiani che ha messo a disposizione i gioielli per «esaltare il valore del caffè espresso», definito «un lusso, ma per tutti».

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