Arresti disposti lunedì dalla Procura di Torino in mezza Italia, arresti ieri a Roma dopo le prime manifestazioni no-global. Le premesse per una tre giorni di tensione in città per le manifestazioni anti-G8 annunciate dai «centrosocialisti» locali, ci sono dunque tutte. Anche per questo il vicesindaco Riccardo De Corato sperava di dirottare i cortei fuori dal centro, ipotesi del resto già accarezzata dalla Prefettura. Sarà per la prossima volta perché ieri sera la Questura ha autorizzato un primo corteo che partirà oggi alle 18 dal Carrobbio e si concluderà in piazza Fontana dopo aver sfilato lungo corso di Porta Ticinese, via Molino delle Armi, corso Italia, via Mazzini, piazza Missori e via Arcivescovado.
La temperatura sta comunque salendo in vista dell’apertura del G8 all’Aquila e un prologo lo si ha avuto già lunedì sera, quando alcuni studenti hanno occupato per qualche minuto gli uffici del rettore alla Statale per protestare contro gli arresti decisi dalla Procura di Torino.
Ci si aspetta una tre giorni piuttosto movimentata: dopo la manifestazione di oggi infatti i «ragazzi» scenderanno in strada ancora domani e venerdì. Dando vita a iniziative difficili da prevedere: dai siti antagonisti rimbalzano parole truculente senza però, ovviamente, lasciar intendere le reali intenzioni al di là di generici: «Facciamo sentire la nostra voce anche a Milano» e «organizziamo blocchi diffusi ed estemporanei».
Facile prevedere apparizioni improvvise in vari punti della città condite da interruzioni del traffico, fumogeni, petardi, scritte, tensioni e tafferugli con le forze dell’ordine.
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