Cortina, prove di secessione

Hanno raggiunto il quorum già ieri. Il referendum sulle istanze secessioniste dei comuni bellunesi di Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia è formalmente valido. Non serve neanche l’appendice di oggi, con i seggi aperti fino alle 15. Ieri sera alle 22 la prefettura di Nelluno ha comunicato che nei tre comuni del Veneto nei quali si vota per il passaggio al Trentino Alto Adige s’era recato alle urne più del 50 per cento degli aventi diritto. A Colle Santa Lucia si sono recati alle urne 208 abitanti, pari al 51,61% degli aventi diritto; a Cortina 2.833 (54,57%) e a Livinallongo del Col di Lana 765 (61,99%).
Per i risultati bisognerà attendere lo spoglio delle schede, anche se ieri nei tre comuni serpeggiavano notizie che mettevano in relazione l’affluenza con il «sì» alla secessione. Mentre in sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, ha voluto mantenere segreta la propria espressione di voto, i colleghi di Livinallongo e Colle Santa Lucia, Gianni Pezzei e Paolo Frena, hanno da giorni ribadito la loro fede secessionista.


Senza attendere i risultati della consultazione, il governatore del Veneto Giancarlo Galan ha già fatto capire che la strada per la secessione non sarà facile: «Questo referendum è inutile, non cambieremo la costituzione per questo». E fa capire che senza una legge il passaggio non ci sarebbe.

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