Una ripicca bella e buona. È questo il motivo per cui Riccardo Sliti, un ragazzo di 21 anni, insieme a due complici, mercoledì sera ha assaltato un bar al Corvetto. Il trio è stato poi arrestato dalla polizia per rapina pluriaggravata e minacce gravi e aggravate.
Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio. Quando la madre del ragazzo si è recata al bar «Lofficina del latte» di via Polesine dove il proprietario si è rifiutato di darle da bere. Tornata a casa, in via Mameli (zona Monforte-Vittoria) la donna - che spesso litiga con il figlio, pluripregiudicato, ma vivendo con lui gli racconta sempre tutto - ha spiegato al ragazzo quello che le era accaduto e gli ha provocato un travaso di bile. Il giovane, aiutato da due amici di 19 e 34 anni - Benedetto Saladino e Benito Mangone - ha così organizzato una vera e propria rapina al bar di via Polesine per vendicare la genitrice.
Intorno alle 19.30 il ragazzo è entrato nel bar con i due complici. «Se non ci date i soldi torniamo con due pistole», hanno urlato, armati di coltelli e illusi di essersi mascherati a sufficienza indossando cappellini e cuffie. Quindi sono fuggiti con 130 euro e un cellulare Nokia.
Il barista, però, non solo li ha riconosciuti subito ma, quando ha chiamato la polizia, ha rivelato anche che due di loro abitavano in zona. Gli investigatori, infatti, li hanno trovati in via dei Panigarola allinterno dellappartamento di uno dei complici di Sliti.
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