Così la burocrazia stacca la spina alle nostre imprese

L'azienda senza luce e la burocrazia killer

Così la burocrazia stacca la spina alle nostre imprese

Egregio direttore, di recente questa ditta ha deciso di ampliare la capacità di produzione acquisendo un capannone attiguo. Abbiamo pertanto richiesto, in data 11 maggio 2016, all'Enel, fornitrice di energia elettrica, un adeguamento di potenza da 14 Kw a 50 Kw. Dopo numerosi solleciti, solo il 22 giugno un tecnico Enel ha eseguito un sopralluogo, riferendoci che non c'erano problemi di disponibilltà di potenza, ma che avremmo dovuto fare installare, a nostra cura e spesa, un nuovo armadio contenitore per il nuovo contatore. Due giorni dopo abbiamo comunicato l'avvenuta disponibilità del nuovo armadio, ma ci è stato riferito che prima di procedere alla installazione del nuovo contatore avremmo dovuto ricevere un preventivo di spesa per la nuova fornitura. Il preventivo (di circa 3.000 Euro) ci è giunto il 30 giugno ed abbiamo provveduto nello stesso giorno al pagamento dandone comunicazione a mezzo e-mail all'Enel. Al 6 luglio, non è stato ancora possibile avere l'adeguamento di potenza, pertanto le nuove macchine sono ancora ferme e non possiamo iniziare la produzione. Un esempio dell'inefficienza dei servizi in questo Paese che fa passare la voglia di investire.

La ditta Sangiorgi spa, Corsico, Milano

La risposta del direttore Alessandro Sallusti

Questa lettera vale più di mille inchieste e discorsi. Da due mesi un imprenditore chiede di produrre di più, è disposto a fare tutto ciò che serve ma un'azienda pubblica, l'Enel, glielo impedisce. Moltiplichiamo questi due mesi persi dalla Sangiorgi (che ha sede alle porte di Milano, non in Aspromonte) per il numero di aziende che si trovano nelle stesse condizioni e calcoliamo quanto tutto ciò vale in perdita di fatturato e di Pil.

Lo scorso anno questo conto lo ha fatto Rete Imprese: la burocrazia costa alle piccole e medie imprese italiane 30 miliardi l'anno, il 2% del Pil. Una enormità, impiccati come siamo a una crescita dello zerovirgola. Di questo dovrebbero occuparsi governo e parlamento, altro che riforme costituzionali. Ma ormai il Paese reale interessa solo a noi.

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