Così la Cattolica riporta a Milano i cervelli in fuga

I «cervelli in fuga» tornano in Italia, anzi a Milano, grazie a un doppio progetto realizzato dell’Università Cattolica in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la Camera di commercio milanese, la Bocconi e il Politecnico. Un’intesa multilaterale per far sì che cinquanta ragazzi stranieri, oppure italiani residenti all’estero, possano accedere ai finanziamenti per frequentare corsi di specializzazione e dottorati di ricerca in Largo Gemelli durante quest’anno accademico.
Si tratta di due piani distinti per l’attribuzione di 50 borse di studio, a totale o parziale copertura delle tasse universitarie. Il primo bando, cofinanziato dai ministeri del Lavoro e degli Affari esteri, è intitolato «Maciste» e si rivolge a studenti di nazionalità italiana ma residenti in Paesi extra-Ue, in possesso di un titolo d’istruzione superiore di III livello.

La Cattolica ha già concesso 23 assegni da 10mila euro (9mila per la quota di iscrizione ai master, più mille di rimborso spese) a 23 universitari provenienti da Argentina e Uruguay, mentre sono ancora disponibili altri sette posti. Il secondo progetto si chiama «Mira» ed è promosso assieme all’università Bocconi e - da quest’anno - al Politecnico, in partnership con la Camera di commercio. Lo scopo (...)

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