Pronto a occhieggiare qui e là tra la Fiera e il comprensorio cittadino come bandiera, insegna o vetrofania, «Off Vicenzaoro» è il logo delle attività e degli eventi «fuori-salone». Mostre, appuntamenti culturali, concerti e happening, offerti al pubblico internazionale di «Vicenzaoro Winter», che si preparano a trasformare la città del Palladio in un palcoscenico multiforme, nel quale la tradizione, la storia e la cultura si mescolano con la creatività e la capacità innovativa del mondo della gioielleria. Tra gli eventi in programma il posto d'onore è appannaggio della mostra, allestita a Palazzo Bonin Longare e aperta dal 14 gennaio al 14 febbraio, che la Fiera di Vicenza dedica ad Afra Bianchin Scarpa, scomparsa il 30 luglio scorso.
Curata da Alba Cappellieri e intitolata «I gioielli degli Scarpa», la mostra racconta la straordinaria capacità del distretto produttivo veneto, che in Vicenza ha il suo baricentro, di condensare in un oggetto di gioielleria visione e ragione, progetto e manifattura.
Si tratta di una raffinata vetrina di settantadue gioielli e dei relativi disegni realizzati tra il 1970 e il 2011 da Afra e Tobia Scarpa (dal 2000 i pezzi sono a firma di quest'ultimo) per la San Lorenzo, «azienda che per prima - spiegano i curatori della rassegna - ha trasferito metodologie e tecniche di design al gioiello». All'insegna dell'happening è invece il party serale che si terrà il giorno di apertura di «Vicenzaoro Winter» a poca distanza dalla Fiera per inaugurare la nuova stagione espositiva: ordinary is over, ordinary is back è il motto che fa da filo conduttore dell'intera manifestazione. Aree lounge e musica contemporanea per le community dell'oro e dei gioielli, in un contesto che si presta alla socializzazione e al networking.
A chiunque voglia entrare in rete, passando invece agli strumenti e alle esperienze del web, il portale del gioiello rappresenta un approdo collaudato: è il sito aboutjewellery.it che, lanciato lo scorso maggio, ha già assunto un ruolo di riferimento per gli operatori del settore e per tutti gli interessati al business, ai trend, ai materiali e alle tecniche, nonché agli artigiani e ai territori di produzione.
«A dimostrarlo - osservano alla Fiera - le svariate centinaia di contatti giornalieri registrati dai cinque continenti, come rileva l'analisi dei visitatori, collegati da 132 Paesi diversi.
Così la città del Palladio si trasforma in palcoscenico
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