Così il farmacista Bagnasco cerca la cura giusta per Favale

Così il farmacista Bagnasco  cerca la cura giusta per Favale

Il consigliere regionale del Pdl Roberto Bagnasco ha terra di elezione a Rapallo, di cui è stato sindaco (votatissimo) per due cicli amministrativi, ma non ha perso la voglia di impegnarsi a favore del territorio, compresi i Comuni minori del «suo» Tigullio. Tanto da lanciare l’ipotesi di candidarsi a primo cittadino di Favale di Malvaro, nel Comune regno dell’assessore regionale Giovanni Boitano, Udc ed ex capo degli azzurri in provincia di Genova. Con motivazioni ineccepibili: «Il significato della mia candidatura - spiega Bagnasco - è molto chiaro, contribuire per quanto possibile alle battaglie del territorio e, in particolare, ad una, decisiva, per la Fontanabuona». Ma questa disponibilità fa scattare il sarcasmo del collega in Regione del gruppo «Noi per Burlando», Armando Ezio Capurro. Che di Rapallo è stato pure lui sindaco, forse un po’ meno rimpianto: «Sono stupefatto. Evidentemente Bagnasco non è pago di far danni a Rapallo, ma vuole allargare la sua sfera di influenza anche nella valle del Malvaro». Il consiglio che deriva dal giudizio è impietoso: «Se Bagnasco fosse sincero - sferza Capurro - per essere credibile dovrebbe depositare, prima di candidarsi, le dimissioni da consigliere regionale da utilizzare in caso di elezione a sindaco. Viene pertanto il dubbio che si tratti di un pesce d’aprile in ritardo. Per questo consigliamo a Bagnasco di candidarsi anche a Orero e Portofino».
Serena, ma fermissima la replica dell’interessato: «Ho sempre creduto - sostiene Bagnasco -, a differenza di Capurro, al collegamento con Rapallo e ritengo che questo sia un momento particolarmente importante per una battaglia comune a tutto il Levante. Sull'ipotesi, in caso di elezione a sindaco, oggettivamente molto difficile, ma non impossibile, lo invito a non sbilanciarsi, perché un risultato di questo genere sarebbe il migliore viatico ad altre candidature, magari il parlamento e, quindi nessuna scelta a priori. Quanto ai danni a Rapallo, sorrido - celia Bagnasco -. I mie concittadini hanno dato più volte, e anche recentemente, il loro giudizio e non attendo certamente il suo che come risultato ha ottenuto di essere l'unico sindaco del dopo guerra ad essere mandato a casa dopo 24 mesi». Frecciate al curaro, dunque. Con altro veleno nella coda: «A proposito di pesci d'aprile - conclude Bagnasco - il circuito di Formula uno non si può fare a Rapallo anche perché la strettoia di San Michele, difesa da Capurro strenuamente, lo rende impossibile.

Se si parla invece di cose serie stupisce che un consigliere regionale ex sindaco, anche se molto pro tempore, non capisca l'importanza di una manifestazione come Miss Italia e del bisogno del nostro territorio tutto di grandi eventi. Questo Capurro non può capirlo, orientato come sempre alle sterili polemiche e non a costruire qualcosa di importante tutti insieme per il territorio».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica