Così i libri si mettono a recitare

Laura Novelli

Far parlare uno spazio per sua intima natura appartato, silenzioso, persino muto. Prende avvio da questa affascinante sfida il progetto «Una notte in biblioteca» promosso dalla Fondazione Teatro Due di Parma e dallo Stabile di Torino. Progetto che, concepito inizialmente per la Biblioteca Palatina di Parma e approdato poi in pregevoli istituzioni straniere, torna adesso a Roma per tre serate-evento che mescolano insieme la voce cauta e antica dei libri con quella, più fisica e impudente, del teatro. Set dell’operazione è, come già nel 2000, la Biblioteca Angelica di piazza Sant’Agostino, scrigno di straordinari tesori che il regista Gilberte Tsaï (su testo di Jean-Christophe Bailly) ripensa in termini scenici quale «luogo aperto che si richiude su tutto ciò che contiene, come fosse un teatro d’ombre divenuto vivente».

Nella raffinata costruzione dello spettacolo - inserito nel programma di «Torino Capitale del Libro con Roma» nell’ambito del «Grand Re-Tour» e atteso a Teheran per il prossimo autunno - si muovono quattro efficaci interpreti, che sono Filippo Berti, Paolo Bocelli, Paola De Crescenzo e Ivan Olivieri.
L’appuntamento è per domani e sabato alle ore 21 e per domenica alle ore 18.

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