Così i mutui low cost rilanciano il mattone

L’economia italiana è in ripresa e gli italiani stanno tornando a investire sulla casa. Il primo trimestre del 2010 ha registrato infatti un’accelerazione delle compravendite di unità immobiliari (+2,3%) rispetto a un anno prima. I termometri dell’Istat non captavano una variazione positiva dal 2007, l’anno in cui è incominciata la crisi dell’economia mondiale. Simile il segnale che proviene dal mondo delle banche che hanno fatto crescere i mutui stipulati del 13%.
Due fattori di dinamicità, che dimostrano come il peggio della recessione sia ormai alle spalle, sebbene gli esperti restino incerti su quanto tempo occorrerà per vedere una marcata ripresa dei valori del mattone.
Con ogni probabilità, però, chi decide di comprare una casa in questo periodo riesce a spuntare un prezzo decisamente meno oneroso di quanto non accadesse prima della crisi. Senza contare che anche i costi dei mutui sono oggi eccezionalmente bassi, grazie ai tassi di interesse schiacciati ai minimi storici. Un vantaggio per tutte le famiglie italiane che, come quasi sempre accade, per coronare il desiderio di abitare in una casa di proprietà, sono costrette a chiedere un prestito alla propria banca. Il mondo del credito sta peraltro dimostrando una crescente sensibilità verso il business dei mutui, proponendo un ventaglio di prodotti sempre più ampio.
Per scegliere al meglio bisogna, però, in primo luogo completare un attento esame del proprio reddito e delle spese cui si prevede di dover fare fronte in futuro. É poi fondamentale scegliere la casa da acquistare non solo secondo i propri desideri di vita ma anche in funzione delle effettive possibilità economiche. In ogni caso oltre alle due tipologie base dei finanziamenti a tasso fisso e di quelli a tasso variabile, esiste un vasto insieme di soluzioni articolate. Tra queste rientrano i mutui «misti», che consentono di cambiare il tipo di tasso nel corso nel finanziamento, quelli con il cosiddetto «cap» e quelli a «rata costante».
Come rivela la stessa dizione di «mutui a tasso fisso», si tratta di prodotti che mantengono il tasso proposto, e quindi l’importo della rata, inalterati per tutto il periodo del finanziamento, indipendentemente da quale sarà il costo del denaro fissato dalla Banca centrale europea. Al contrario i «mutui a tasso variabile» seguono il costo del denaro deciso dalla Bce: la rata, quindi, aumenta se l’istituto centrale rialza i tassi e scende in caso contrario.
I prodotti a tasso fisso sono per natura più onerosi proprio perché permettono al risparmiatore di restare al sicuro da ogni sorpresa, un po’ come se fosse un’assicurazione. Visto che i tassi di interesse sono ai minimi sia in Europa sia negli Stati Uniti, oggi potrebbe quindi rivelarsi vantaggioso sfruttare il tasso variabile. Mettendo però in conto che in prospettiva i tassi risaliranno, trascinando nella stessa direzione anche le rate del mutuo. Esistono poi i prodotti con il cosiddetto «cap», in pratica un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire anche in caso di un rapidissimo aumento del costo del denaro. Queste soluzioni costano però in media di più di quelle di base e sovente prevedono anche un «floor», un pavimento sotto il quale il tasso non può scendere.
L’alternativa sono i «mutui a rata costante»: in questo caso la rata non cambia ma la durata del finanziamento si allunga o si accorcia in base a un aumento o a una discesa dei tassi. L’effettiva convenienza di una tipologia di finanziamento o dell’altra dipende quindi in verità da molte variabili, come la rapidità con cui i tassi risaliranno la china e quanti «cicli» ci saranno durante la durata del mutuo. Previsioni difficili da fare.
Malgrado non esista una soluzione uguale per tutti, resta però il fatto che le banche online riescono in media a proporre condizioni favorevoli proprio perché, operando solo via web e telefono, hanno meno costi da sostenere. Ing Direct, per esempio, propone oltre alle soluzioni a tasso fisso, il Mutuo Arancio rata costante (che fissa a un tempo la certezza della rata e la durata massima del prestito) e il Mutuo Arancio Variabile. Tutti questi prodotti sono senza spese accessorie (nè iniziali, di istruttoria, di perizia, o di incasso rata).


Internet può essere utile, per esempio collegandosi al sito di Mutuionline, anche per avere con grande rapidità una panoramica di quanto propone il mercato e individuare la proposta migliore per le esigenze di ciascuno.

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