Così il mondo ha scoperto il nuovo Giappone

È vero che lo sport unisce. Notizia di ieri, dal New York Times: è partita una petizione online per consentire ai senzatetto giapponesi di utilizzare gli spazi del nuovo villaggio olimpico di Tokyo.

Così il mondo ha scoperto il nuovo Giappone

È vero che lo sport unisce. Notizia di ieri, dal New York Times: è partita una petizione online per consentire ai senzatetto giapponesi di utilizzare gli spazi del nuovo villaggio olimpico di Tokyo. Inutili gli uni e l'altro, per la società: i primi ne stanno sempre ai margini, il secondo è stato messo in quarantena per un anno, e anche questa volta la colpa è del Covid-19.

Nel suo denso e corposo saggio Giappone. Storie di una nazione alla ricerca di se stessa. Dal 1850 a oggi (Hoepli), Christopher Harding si sofferma spesso sulle Olimpiadi estive di quel Paese, poiché ne scandiscono le vicende degli ultimi ottant'anni: nel 1940 furono soppresse d'imperio dalla Seconda guerra mondiale; nel 1964 collocarono definitivamente il Sol Levante nel consesso delle grandi potenze; in questo «venti-venti» sono state azzerate dal virus. Ma se le Olimpiadi segnano i picchi di visibilità planetaria delle nazioni che le ospitano, che cosa accade prima e dopo quegli eventi? Il mondo, spiega Harding, si accorse davvero dell'esistenza del Giappone l'8 luglio 1853, quando vi giunsero le kurofune, le «navi nere» del commodoro Metthew C. Perry, inviate dal presidente degli Stati Uniti d'America Millard Fillmore. Quel giorno il Giappone capì di essere un enorme boccone commerciale, e cominciò a domandarsi quale fosse il modo migliore per evitare di essere mangiato. Era appena iniziato il «periodo del regno illuminato», l'epoca Meiji, e subito si era spenta la luce...

La restante metà del XIX secolo fu una lunga fase di studio, con circospette aperture da una parte e dall'altra, fra l'Occidente affamato di nuovi mercati e l'Oriente che si chiedeva se lasciare la strada vecchia per la nuova (nuova Costituzione, nuovo codice civile, nuovo profilo spirituale, anche, con l'accelerazione del sincretismo fra buddhismo e shintoismo mediata da una scienza nuova eppure antica, la psicologia). Poi anche il Giappone-boccone cominciò a mangiare dai piatti altrui, della Russia e della Cina, soprattutto.

Quindi le guerre mondiali, autentiche olimpiadi delle reciproche sopraffazioni e atrocità, completarono il quadro. Oggi non sappiamo se il Giappone abbia ritrovato se stesso. Ma sappiamo che il mondo ha trovato il Giappone.

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