Spunta il Sole sui Monti. Sta nascendo l'Intellettuale Organico al governo dei Tecnici.
Lo partorisce Il Sole 24 ore che propone la Costituente della Cultura. L’organo della Confindustria ha lanciato un manifesto e ha trovato I Mille per lo sbarco tecno-culturale. Generali dell' impresa tre ministri, Passera, Profumo e Ornaghi, il governatore della Banca d’Italia Visco, il presidente della confindustria cultura, Polillo e il curatore del supplemento domenicale del Sole , Massarenti. Diffidente verso tutti i manifesti e i firmaioli, reputo tutto sommato positivo che si sostenga la tesi «niente sviluppo senza cultura», si promuova la cultura e non si pongano gli steccati ideologici dei manifesti e delle sette intellettuali di sinistra.
È probabile che l’iniziativa dica ovvietà ritrite e serva a poco, ma meglio il poco del nulla; perlomeno aiuta a smentire il disprezzo per la cultura che «non fa mangiare» ed è sterile e marginale.
Sotto l'appello tecnico e neutrale, c’è però una sommersa ideologia di fondo: è la cultura del Sole , industrialista, bocconiana e «scientista», poco italoeuropea e continentale e molto atlantica e analitica; una cultura che chiede di valorizzare i beni culturali del Paese ma senza coniugare tradizione e sviluppo.
Però, se penso al deserto degli anni passati, è un segnale di
vita, di attenzione e un tentativo di coniugare cultura e impresa, ricchezza e bellezza, idee e profitto.Un nuovo gramscismo nasce al servizio del Capitale: al tecno-intellettuale, come a Heidi, gli sorridono i Monti.
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