Così rivive il mercato del Carmine

(...) le foto in bianco e nero della giovane Elisa Catalano delle statue raffiguranti angeli del Cimitero Monumentale di Staglieno.
È interessante il contrasto tra i colori ed il calore dei presepi e l'arte «lugubre» delle immagini, che quasi evidenzia l'attuale stato di «limbo», di sospensione nel quale versa il Mercato del Carmine, in attesa di una sempre imminente e rimandata riqualificazione. A completare l'installazione «Il Mercato del Carmine è un presepe... tra gli angeli» (con il Patrocinio del Municipio Centro Est), la voce di Fabrizio De André risuona perentoria a legare quasi miracolosamente tutto. Cinque brani dello storico disco sui vangeli apocrifi «La buona novella» riecheggiano tra le voci dei pochi acquirenti di ciò che resta dello storico mercato. Tra i presepi, portati principalmente da privati cittadini, spiccano quelli del ceramista Dorcier su stampi del 1880, i due della comunità San Benedetto al Porto, quello di frutta di Servadei, creato in una zucca, quello realizzato con le bottiglie di plastica dagli alunni delle suore di Via Vallechiara, la barca vista in «Giorni e nuvole» di Soldini con Antonio Albanese.
Uno dei punti di forza dell'esposizione è la vetrina allestita da Elena Frizzi; una storia struggente, densa di significati e rimandi che meritano attenzione. Elena Pacchetti, insieme al marito Massimo Frizzi, che ne fu l'ideatore, ha realizzato per anni un incredibile allestimento di presepi, circa 300, provenienti da ogni parte del mondo, nel giardino e nella foresteria della loro residenza sul monte di San Lorenzo della Costa a S. Margherita Ligure. Dopo la scomparsa di Massimo Frizzi nel 2000, la moglie Elena si era impegnata per realizzare un museo che raccogliesse i presepi da loro raccolti ed esposti. Il 24 ottobre del 2003 un incendio ha distrutto tutto. Annerito e rotte le ceramiche più belle, distrutto totalmente i presepi più delicati, eliminato il sogno del museo. Con un dolore, una costanza e una fatica facilmente intuibili, la vedova Frizzi ha recuperato in mezzo ai detriti, alla cenere e all'acqua statuine e parti di presepi che ha appositamente allestito per l'esposizione del Carmine, con un risultato davvero notevole, che va ad arricchire l'installazione nel Mercato. Nella decina di presepi esposti uno colpisce particolarmente: un cumulo di tegole di casette con altri pezzi di presepi, saldati insieme e resi neri dal fuoco; al di sopra piccole statuine provenienti dal Salvador.


Il Cantiere di Idee del Carmine ha proposto un vero e proprio nugolo di iniziative nel mese di dicembre e forse a questa attività, dopo lunghi decenni di assenza del quartiere dalla vita culturale cittadina, sono dovuti un paio di atti vandalici che hanno interessato il Mercato nei giorni scorsi: in due occasioni vandali hanno distrutto gran parte dei vetri delle due porte laterali d'accesso al Mercato. Un ulteriore buon motivo per andare a visitare, ancora domani, i presepi perduti tornati alla vita quasi per contribuire a ridarla al vecchio Mercato.Stefano Bruzzone

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