Il primo passo per evitare contenziosi con lamministratore è sceglierlo bene. Meglio quindi informarsi prima di decidere, magari presso gli altri condomini che già amministra. Per quanto riguarda il compenso, non ci sono vincoli particolari: laspirante amministratore propone il suo compenso e se lassemblea è daccordo lo può accettare o anche rifiutare.
Tenete conto comunque che un bravo professionista si fa pagare e non sottopagare: esistono amministratori poco seri, infatti, che stabiliscono un compenso forfettario molto basso per «bruciare» la concorrenza, poi lo «gonfiano» con spese non documentate quali stampa rendiconti, corrispondenza varia e così via, per le quali chiedono compensi extra.
Un amministratore corretto si vede anche in corso dopera: per cominciare, apre un conto corrente intestato al condominio e dà il rendiconto della gestione in modo chiaro e trasparente. Quando ci sono decisioni importanti da prendere, non impone la sua volontà e accetta anche i preventivi per i lavori proposti dai condomini.
Il bravo amministratore, inoltre, si attiva per riscuotere le spese condominiali in tempo. Oltre alla manutenzione ordinaria, deve provvedere a quella straordinaria: per la realizzazione di tali opere dovrà essere espressamente autorizzato dallassemblea a meno che i lavori non rivestano il carattere di urgenza. Anzi, deve agire anche contro la volontà dellassemblea, se è in gioco il rispetto della legge: ad esempio, dovrà immediatamente provvedere nellimminenza di pericoli di crolli, anche se lassemblea per questioni di risparmio ha rinviato i lavori necessari. In quanto responsabile del condominio, infatti, sullamministratore gravano anche responsabilità penali. Deve, inoltre, applicare le delibere dellassemblea, curare losservanza del regolamento di condominio e disciplinare luso delle cose comuni: dagli impianti (come ascensore, gas, luce, elettricità e riscaldamento) ai servizi (portineria, impresa pulizie e giardiniere).
Alla scadenza del suo mandato lamministratore deve rendere conto della sua gestione e chiedere ai condomini una riconferma esplicita.
La cosa migliore è che la maggioranza dei condomini si accordi su un nuovo candidato, che si potrà votare contestualmente alla mancata riconferma del vecchio amministratore.
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