Così la sinistra fa saltare le giostre

A San Bartolomeo al Mare comune di tremila anime nel golfo dianese in provincia di Imperia, lunedì si è svolto un frizzante consiglio comunale. L'amministrazione di centro destra, guidata dal sindaco Adriano Ragni del Carroccio, si è trovato a dover affrontare una situazione davvero bizzara con l'approvazione del regolamento per la concessione di aree per l'installazione delle attività di giostre per i bambini che ha suscitato non pochi malumori da parte del capogruppo di minoranza, ed ex sindaco, Rosanna Brun. Secondo Ragni, «l'approvazione di questo documento permetterebbe l'apertura di nuove zone nel paese per rendere appetibile codesto tipo di spettacolo per residenti e i numerosi turisti che d'estate affollano la cittadina». Ma per l'opposizione, le giostre e i luna park sarebbero in zone non adatte, oltre a deturpare luoghi simbolo e di aggregazione di San Bartolomeo al Mare, come il centro storico o il monumento al marinaio.
In soldoni la sinistra ha fatto capire che non vorrebbe queste attrazioni in giro per il paesello perché i cavi elettrici o l'aspetto scenico delle giostre deturperebbero il paesaggio e non farebbero riposare gli abitanti delle zone interessate. Il senso delle parole della consigliera Brun, è stato ben interpretato dal vice sindaco Valerio Urso che ha risposto: «Queste esternazioni - riferito alla collega di minoranza - sono frutto del rammarico per ciò che non è stato fatto prima e vanno contro il lavoro di riqualificazione che è stato fatto in questi anni».
Il primo cittadino Ragni ha ribadito ulteriormente che «l'impegno dell'amministrazione è quello di portare spettacoli di qualità oltre a scegliere la compatibilità dell'area». Ma per via dell'ostruzionismo della minoranza, la pratica verrà nuovamente inviata agli uffici e in questo modo, gli abitanti e i turisti di San Bartolomeo al Mare saranno costretti, a portare i loro bimbi alle giostre di Diano Marina. Ma non solo luna park e affini, è stato approvato il bilancio consultivo 2010 con un avanzo di circa 774mila euro e avente un 93% di realizzazione del programmato, grazie all'oculatezza degli amministratori del piccolo comune, così virtuoso da fare invidia agli svizzeri.

Stesso discorso per Ici e Irpef che non subiranno aumenti. Infine approvato il regolamento che prevede la possibilità di dare acqua ad uso irriguo: anche in questa pratica che incentiva lo sviluppo dell'agricoltura nel territorio comunale, la sinistra si è opposta fermamente.