Così la vita sana può far ringiovanire di dodici anni

Uno studio ha calcolato i benefici di chi fa sport, non fuma e mangia il giusto

Manila Alfano

Rinunciare per vivere più a lungo. D'ora in avanti fumatori, pigri e golosi sono avvisati: il vero elisir di giovinezza è una vita sana. Nessuna pozione magica da bere, nessun bisogno di ricorrere a dolorosissime e costosissime operazioni di chirurgia estetica. Restare più giovani più a lungo non è un miraggio, basta un po’ di buon senso. Alcuni scienziati hanno individuato e reso noto qualche accorgimento anti-età, poche pillole di saggezza per contrastare gli effetti del tempo che passa. Per ringiovanire il segreto è liberarsi dei piccoli vizi quotidiani. Modificando abitudini di tutti i giorni il gioco è fatto, basta smettere di fumare, dedicare un po' di tempo allo sport e seguire una dieta sana, e se non si sgarra il successo è assicurato: lancette del tempo indietro addirittura di 12 anni. Lo garantisce uno studio condotto alla Cambridge University nell'ambito della ricerca europea «European Prospective Investigation and Nutrition» eseguita su oltre mezzo milione di persone in dieci Paesi europei. I risultati più recenti del ramo britannico dello studio diretto dal dottor Kay-Tee Khaw e tuttora in corso, sono stati anticipati dalla Bbc.
I 25.663 volontari britannici sono stati seguiti dal 1993 e periodicamente sono stati sottoposti a visite mediche accurate per valutare il loro stato di salute. Inoltre ciascuno di loro compila periodicamente questionari per dare informazioni sul proprio stile di vita, del regime alimentare seguito dall'attività sportiva, dall'ambiente in cui vive, alle abitudini di vita, compreso il fumo. Piccoli sacrifici per risultati quanto meno sorprendenti e alla portata di tutti: tre anni di vita in più se nella dieta non mancano mai le tanto raccomandate cinque porzioni di frutta e verdura quotidiane, quattro/cinque anni in più se non si fuma, si torna a tre anni indietro aumentando il livello di attività fisica in modo moderato. Niente male se si considera che l'Italia è uno dei Paesi a più elevato invecchiamento al mondo, mentre ha uno dei più bassi tassi di natalità. Secondo uno studio recente dell'Istat sui principali indici demografici del 2005, effettuati a base nazionale, regionale e provinciale, negli ultimi dieci anni il numero degli over 64 è aumentato del 3% (19,5% contro il 16,5% del 1995) mentre il numero degli under 18 è diminuito del 1,3% (17,1% contro il 18,4% del 1995). Il processo d'invecchiamento è tale che - secondo l'istituto di statistica - entro il 2050 la percentuale di persone con età uguale e superiore ai 65 anni potrebbe crescere fino al 34% e, parallelamente, quella dei minorenni ridursi ulteriormente al 15,4%.
«Sono in continuo aumento - ha affermato Khaw - le prove che anche piccoli cambiamenti nei propri stili di vita possono fare una grande differenza per la nostra salute e il nostro benessere». Lo studio dell'università inglese insiste sull'importanza dell'attività fisica e avverte che chi fa una vita più sedentaria serve almeno un'ora di sport al giorno per avere un'aspettativa di vita pari a quella di una persona tre anni più giovane. Più fortunati sembrerebbero coloro che svolgono lavori moderatamente attivi.

Ad esempio a una parrucchiera basterebbe mezz'ora di ginnastica al giorno, per infermiere e muratori sembrerebbe sufficiente lo sforzo fisico fatto nelle ore di lavoro. «Basta veramente poco e tutti possono farcela!» - incoraggiano gli studiosi -. E allora non resta che mettersi in riga.

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