Così Yahoo! fermò Gates L’offerta di Microsoft: 40 dollari per azione

Yahoo! aveva messo in cantiere un piano contro l’offerta Microsoft, così da far lievitare l’esborso da parte del colosso informatico. E il colosso di Bill Gates, nel gennaio 2007, era arrivato a offrire 40 dollari per azione. È quanto emerge da alcuni documenti resi pubblici da una Corte del Delaware contro il parere di Yahoo!. I documenti sono stati depositati dagli azionisti che hanno chiamato in causa i vertici del motore di ricerca per aver bloccato l’offerta di Microsoft. Secondo quanto emerso, il piano elaborato da Yahoo! avrebbe comportato per Microsoft spese supplementari fra i 462 milioni e i 2,1 miliardi di dollari. Gli azionisti ritengono che Microsoft avrebbe potuto rilevare Yahoo! senza queste ulteriori spese relative alla liquidazione di 13.800 dipendenti. Il gigante del software in febbraio aveva inoltrato un’offerta d’acquisto non sollecitata per Yahoo! pari a 44,6 miliardi di dollari, ma ha successivamente deciso di ritirarla dopo il fallimento delle negoziazioni nei mesi successivi. Intanto, la Federal Trade Commission - l’agenzia federale che disciplina il commercio negli Usa - ha dato il via libera al finanziere Carl Ichan per il suo piano di acquisto di grandi pacchetti azionari di Yahoo!, che fanno parte del suo progetto di lanciare una battaglia per la sostituzione dei membri del consiglio di amministrazione del colosso di Internet. Ichan ha nominato una sua lista di candidati per il cda di Yahoo!, con l’intenzione di spingere la società a riprendere le trattative con Microsoft.

Nel frattempo, le trattative fra Microsoft e Yahoo! per un accordo sulla pubblicità online vanno avanti, anche se lo stesso Icahn ha già affermato - secondo indiscrezioni - che se Microsoft non acquisterà il 100% del motore di ricerca, allora sarebbe meglio un accordo con Google, al quale Yahoo! continua a lavorare.

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